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Cuore Lazio, l’Inter al palo: all’Olimpico finisce 1-1

L’Inter manca la vittoria all’Olimpico contro la Lazio. In vantaggio con Lautaro Martinez, subisce il pareggio nella ripresa (Milinkovic-Savic) e impreca contro la malasorte per il palo centrato da Brozovic nel finale. Finisce con il risultato di 1-1 con le squadre in 10 per le espulsioni di Immobile e Sensi.
A cura di Maurizio De Santis
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L'orgoglio della Lazio strappa il pareggio all'Inter. In dieci per l'espulsione di Immobile (manata a Vidal dopo un fallo ricevuto), la squadra di Simone Inzaghi si aggrappa al carattere e cancella un primo tempo poco brillante. Va sotto di un gol (bella la conclusione di Lautaro Martinez), rischia il raddoppio (l'argentino e Lukaku mancano d'un soffio il bersaglio grosso) poi si scuote e riprende in mano le redini del match. Ci pensa Milinkovic- Savic a rimettere le cose a posto (prende il tempo a Perisic e batte Handanovic sul suo palo), portando il livello dell'incontro sul piano della tensione e dell'agonismo. Arriva (anche) in questo contesto il rosso al bomber Scarpa d'Oro: una reazione ingenua, uno scatto di nervi che lascia i capitolini in dieci nella fase cruciale della sfida.

Il copione della partita è tutto qui. Il risultato di 1-1 è forse il più giusto alla luce di quanto espresso in campo. Meglio la formazione di Conte nel primo tempo: esce dal guscio e colpisce con la sua arma migliore, la velocità degli attaccanti (in particolare del "Toro") e la capacità di un centrocampo nel quale c'è un "guerriero" che dà maggiore spessore ed esperienza e permette a Barella di chiudere la linea alle spalle della punte; sugli esterni Hakimi e il croato provano a martellare gli avversari ma affondare il colpo.

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Eccezion fatta per le incursioni di Luis Alberto (il più pericoloso dei suoi), la Lazio fa più fatica a trovare bandolo della matassa e filo conduttore verso la porta avversaria. È lo spagnolo a dare la scossa (anche) nella ripresa, quando la manovra dei biancocelesti sale di giri alla distanza. Tocca all'iberico orchestrare il contropiede. Porta palla e poi incrocia: Bastoni si salva come può e con il petto chiude lo specchio all'avversario. L'argine è saltato, i capitolini rischiano di tracimare. Vidal appare stanco, Barella inizia a perdere colpi e palloni.

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Dalla panchina Conte capisce che è il momento di cambiare: fuori il cileno (accompagnato dai fischi) e dentro Brozovic in mediana, poco dopo D'Ambrosio e Sanchez verranno lanciati nella mischia per Skriniar e Lautaro. Lo mossa funziona, il palo "epico" centrato dal croato fa trasecolare il tecnico salentino. Il rosso a Sensi (manata sul collo a Patric) gli fa schiumare rabbia. Pari sofferto, vittoria gettata alle ortiche dalla sua Inter che subisce gol per la terza giornata consecutiva.

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