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Cuore, gioco e orgoglio: la Cremonese strappa un pari bellissimo all’Atalanta

A Bergamo finisce 1-1 nel match all’ora di pranzo, la neo-promossa conquista un punto pesante. Segna Demiral. Nemmeno il tempo di godersi l’euforia per una rete che vale il ritorno in vetta, al primato solitario, che arriva la prima gioia in Serie A di Valeri.
A cura di Maurizio De Santis
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Indomita. Coraggiosa. La Cremonese di Alvini strappa applausi e un punto all'Atalanta. Segna Demiral. Nemmeno il tempo di godersi l'euforia per una rete che vale il ritorno in vetta, al primato solitario, che arriva la prima gioia in Serie A di Valeri. L'anticipo all'ora di pranzo finisce 1-1 e lascia in testa la ‘dea' che fa da terzo incomodo tra Napoli e Milan.

Nel caleidoscopio di emozioni che hanno scandito la seconda parte della gara c'è anche il brivido lungo la schiena provocato dal Var: Koopmeiners urla per la gioia ma il suo entusiasmo è strozzato in gola dall'arbitro che annulla il vantaggio. La punizione dell'olandese è potente, precisa. Radu nemmeno la vede, tale è la traiettoria in parte nascosta dalla selva di gambe e calciatori che limitano la visuale. L'occhio magico delle telecamere invece no, filma e registra tutto trasmettendo in cabina di regia il dettaglio che Guida (arbitro al monitor) segnala come determinante al collega in campo, Colombo: c'è una deviazione di mano di Okoli, la rete non può essere convalidata.

La rete del momentaneo vantaggio dell'Atalanta realizzata da Demiral.
La rete del momentaneo vantaggio dell'Atalanta realizzata da Demiral.

L'uno-due accende il match nella fase finale, a margine di un incontro equilibrato, con la neo-promossa che ‘se la gioca' (come si dice in gergo) e dà tutto anche quando tutto sembra perso. Il derby giocato a Bergamo conferma la qualità del gioco dei grigiorossi e la certezza che in un campionato del genere le cosiddette ‘piccole' sono una mina vagante per tutti.

I padroni di casa sbloccano il risultato sugli sviluppi di un calcio di punizione calciato da Koopmeiners e deviato da Demiral di testa (con Toloi che sfiora di schiena). La reazione della Cremonese è immediata e coglie di sorpresa l'Atalanta. Trascorrono quattro minuti dall'1-0 della ‘dea', bastano per trovare un pari insperato per come s'erano messe le cose: Ascacibar calcia da fuori, Musso respinge malissimo, Valeri gonfia la rete e gli occhi di lacrime per la commozione del primo acuto in Serie A.

L'esultanza dei calciatori della Cremonese dopo il gol del pareggio segnato da Valeri contro l'a 'dea'.
L'esultanza dei calciatori della Cremonese dopo il gol del pareggio segnato da Valeri contro l'a ‘dea'.

I numeri dell'incontro non dicono tutto ma offrono una fotografia di quel che è stato l'andamento del match: 6-4 in favore dell'Atalanta il conto dei tiri totali nello specchio; pari il conto delle grandi occasioni create (1-1); qualche brivido in più per la Cremonese con le 5 parate di Radu (rispetto alle 3 di Musso). Il possesso palla è quasi bulgaro (sfiora il 60%) ma nel solco del copione che la squadra di Alvini interpreta bene nel soffocare gli spazi agli avversari, limitarne la pericolosità al massimo per colpire appena possibile. Non è stato (solo) fare le barricate né cedere al pragmatismo estremo. Dietro il pareggio sudatissimo ci sono cuore, gioco e orgoglio.

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