Cosa rischiano Roma, Lazio e Salernitana coinvolte nelle indagini sulle plusvalenze gonfiate
Il dossier sulla Roma e il filone su Lazio–Salernitana che dal 2011 al 2021 è stata di proprietà di Claudio Lotito. Due Procure, quella capitolina e quella di Tivoli, all'opera: l'una come derivazione dell'inchiesta Prisma di Torino (con l'operazione Spinazzola–Pellegrini capofila di ulteriori indagini ma svincolate dal caso Juve); l'altra per attività di verifica che non s'incrocia con quella degli inquirenti che si occupano del caso Juventus ma è il solco del procedimento per presunta "emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti" oltre a "false comunicazioni sociali nei confronti di alcune persone che – come ricordato nella nota ufficiale – devono ritenersi innocenti fino a una condanna definitiva".
Si indaga su 18 operazioni
Quattro stagioni (dal 2017 al 2021) di conti e bilanci messe in controluce. Sedici persone indagate, tra cui gli attuali vertici del club giallorosso (oltre all'ex presidente, James Pallotta) e quelli dei biancocelesti. Diciotto operazioni di compravendita di calciatori sospette. Per la Roma oltre all'affare Spinazzola-Pellegrini i magistrati vogliono vederci chiaro anche sulle cessioni (Marchizza e Frattesi al Sassuolo; Tumminello all'Atalanta; Cetin, Cancellieri e Diaby al Verona) e su alcuni acquisti (Defrel dal Sassuolo; Cristante dall'Atalanta; Kumbulla dal Verona). Quanto a Lazio e Salernitana gli affari finiti sotto la lente fanno riferimento ai giocatori che erano sotto l'egida della vecchia proprietà (in tal senso, allo stato dei fatti, sembra escluso ogni coinvolgimento della dirigenza Iervolino subentrata in un periodo successivo alle obiezioni sollevate). Si tratta di Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone, Akpa Akpro.
L'ombra delle plusvalenze fittizie (per adesso solo ipotetiche) si allunga anche su altre società di Serie A ma che vi siano state o meno reati passibili di sanzione a livello penale o irregolarità punibili anche per la giustizia sportiva non è materia che può trovare subito risoluzione. Per venire a capo della vicenda servirà del tempo, considerato che le indagini sono appena iniziate e l'acquisizione dei documenti da parte della Guardia di Finanza è solo il primo passo della fase inquirente.
Cosa rischiano Roma, Lazio e Salernitana a livello sportivo
Ecco perché la Procura Federale e il suo numero uno, Giuseppe Chiné, che ha già congelato il ramo dell'inchiesta sui rapporti con altre società relativamente ai procedimenti in corso sulla Juventus, attendono la trasmissione degli atti giudiziari prima di proseguire anche con l'indagine sportiva. Spingersi oltre con la fase istruttoria, con l'eventualità che in ambito penale la vicenda non abbia alcun seguito e si arrivi addirittura a un'archiviazione, è rischio che la procura non vuole correre.
La domanda che sorge spontanea è sempre la stessa: cosa succede a Roma, Lazio e Salernitana se l'inchiesta va avanti? quali sanzioni rischiano? Gli articoli del Codice di Giustizia Sportiva a cui fare riferimento sono quelli già noti:
- l'articolo 4 sulla Obbligatorietà delle disposizione generali che cita i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva.
- l'articolo 31 sulle Violazioni in materia gestionale ed economica che prende in esame uno spettro ampio di comportamenti illeciti e relative sanzioni.
Nel primo caso sono previste ammende e penalizzazioni di uno o più punti qualora venisse rilevata anche la "mancata lealtà" per la sussistenza di un sistema illecito tale da eludere norme sportive o penali. Nel secondo, la violazione della norme federali prevede per il club anche sanzioni pesantissime come la retrocessione o l'esclusione dal campionato qualora le infrazioni abbiano permesso di iscriversi al campionato e alle coppe europee.
