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L’assurda intervista ad Haaland in diretta TV: “Qua ci licenziano tutti”

Haaland è stato protagonista della serata di Champions: con la doppietta segnata al Bruges è diventato il calciatore a raggiungere 14 gol in un numero di partite inferiore rispetto anche a campioni come Messi, Ronaldo, van Nistelrooy. Ma la domanda trabocchetto che gli fanno da studio provoca imbarazzo: “Con chi dormi questa sera?”.
A cura di Maurizio De Santis
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La domanda è a doppio senso e un po' imbarazzante. Quando da studio chiedono in maniera provocatoria ad Haaland: "Con chi dormi questa notte? Questa volta non stai portando un'amica a casa…". L'attaccante del Borussia Dortmund resta spiazzato, non ha capito che l'affermazione nasconde una battuta a trabocchetto. Ancora preso dalla trance agonistica il giocatore – he abitualmente è di poche parole – fa una smorfia con la lingua, abbassa lo sguardo, trattiene a stento il sorriso e replica in maniera abbastanza stupita e un po' confusa. "Dormo da solo.. sì". La sua espressione è emblematica, sembra voler dire: ma questi che vogliono da me?

In realtà dietro la domanda ironica dell'opinionista di Sky Sports, Carragher, fa riferimento a una battuta che il calciatore norvegese fece poco tempo fa quando – ancora da bomber del Salisburgo – dichiarò che accanto a lui nel letto c'erano delle amiche speciali: chiamò così, per scherzo, i palloni che s'era portato a casa dopo aver segnato delle triplette. "Stanno sdraiati e dormo bene con loro. Li guardo ogni giorno e mi convinco che la cosa più bella è fare sempre gol". Il siparietto si conclude con la reazione altrettanto imbarazzata dell'ex Liverpool che, una volta tornato il collegamento in studio, esclama: "Gesù, ho pensato che ci avrebbero licenziato tutti".

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Niente tripletta, niente pallone a casa. Contro i belgi del Bruges Haaland s'è dovuto ‘accontentare' di una doppietta che ha indirizzato la vittoria dei tedeschi e permesso alla squadra di balzare in vetta al girone di Champions (6 punti, +1 sulla Lazio). Ma non gli è andata certo male a giudicare dai numeri che lo incoronano ancora una volta cannoniere prodigio. In 11 match disputati nella maggiore competizione europea per club ha messo a segno 14 reti, un record che ne esalta le qualità di bomber.

Nessuno c'era mai riuscito in così breve tempo, nemmeno due mostri sacri come Cristiano Ronaldo (ha impiegato 51 incontri) e Lionel Messi (28 match). Nella speciale classifica dei più ‘precoci' attaccanti alle spalle di Haaland ci sono Kane (14 gol in 17 gare), van Nistelrooy (14 in 18) e ai piedi del podio l'ex milanista Shevchenko (14 in 19 incontri).

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