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Barcellona-PSG e la doppia partita di Messi: strategie, telefonate e vecchi amici

Barcellona e Paris Saint-Germain s’incontrano nel doppio confronto di Champions League. Il match di Coppa va oltre il dato sportivo, a tenere banco è il futuro di Lionel Messi che a giugno può lasciare i catalani (alla scadenza naturale del contratto). La telefonata di Neymar e il piano economico per convincere l’argentino aggiungono altri dettagli a una trattativa clamorosa anche per le cifre in ballo.
A cura di Maurizio De Santis
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La partita di Champions League tra Barcellona e Paris Saint-Germain offre spunti di cronaca che vanno oltre il dato sportivo. Al Camp Nou si gioca l'andata degli ottavi di finale, i francesi andranno in campo senza la stella Neymar (infortunato) e proveranno a ingabbiare Lionel Messi. L'argentino è al centro delle voci di mercato che vorrebbero il club transalpino in concorrenza con il Manchester City di Pep Guardiola per strappare il ‘dieci' sudamericano ai catalani. Il contratto in scadenza a giugno lo rende uno svincolato di lusso ma non è detto che la sua storia in blaugrana finisca nella prossima estate. La Pulce non corre certo il rischio di restare ‘disoccupata' e sulla carta ha segnata una data in calendario che può rappresentare un elemento di chiarezza le prossime scelte: a marzo ci saranno le elezioni presidenziali, qualora dovesse esserci una svolta al vertice (Joan Laporta al posto di Josep Bartomeu) il campione potrebbe decidere di restare in Spagna, rinegoziando le condizioni attuali nel nuovo accordo.

Le grandi manovre sul futuro di Messi tra Psg e City

Le grandi manovre, però, sono iniziate dall'estate scorsa quando Messi non è mai stato così vicino all'addio al Barcellona: sia per le condizioni ambientali (il rapporto logoro con la dirigenza attuale), sia per le necessità economiche del club, sia per il pressing deciso – ma sotto traccia – dei Citizens. Fu costretto a fermarsi perché l'entità della clausola rescissoria e la minaccia di una battaglia legale disinnescarono l'exit-strategy che era stata già pianificata in tutti i dettagli.

Le telefonata di Neymar al campione argentino

Le cose, però, adesso sono cambiate: nulla può frenarlo in assenza di vincoli contrattuali se non la propria volontà. Ecco perché la diplomazia s'è (ri)messa al lavoro tessendo la trama dei contatti. Da Parigi è Neymar che ha preso in incarico la questione: secondi media francesi, è stato proprio il brasiliano a chiamare l'ex compagno di squadra per invitarlo ad accettare una eventuale offerta del Psg. Alle dichiarazioni pubbliche ("sogno di giocare ancora con lui") il campione carioca avrebbe abbinato anche una lunga telefonata esplorativa nella quale ‘invitava' Messi a riflettere sulla proposta concreta dinanzi alla quale potrebbe ritrovarsi tra qualche settimana.

L'offerta del club francese per ingaggiare il Dieci in estate

"Lascia stare Messi, ladro", è stata la frase urlata al presidente Nasser Al-Khelaïfi all'arrivo della squadra. Ma Il Psg può permettersi Messi e qual è l'offerta per convincerlo al trasferimento? La strategia si muove su un doppio binario per ammortizzare i costi di un'operazione e di un ingaggio che graverebbe a bilancio in maniera esponenziale: da un lato il club sopporterebbe direttamente i costi, dall'altro troverebbe capitali preziosi attraverso fondazioni, progetti, sponsorizzazioni che arriverebbero dalla galassia dei petrol-dollari dello sceicco. Un fiume di denaro che servirebbe a foraggiare il sostentamento in rosa dello stesso Neymar (stipendio da 36 milioni a stagione) e dell'argentino che sarebbe mostruoso.

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