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Antonio Conte alla Juventus, il ritorno: ostacoli e retroscena di uno scenario clamoroso

Dopo lo sfogo di domenica sera il futuro di Antonio Conte all’Inter sembra appeso ad un filo. In caso di addio ai nerazzurri, un gioco d’incastri potrebbe anche riportare l’allenatore salentino alla corte della Juventus. Sarri che è stato confermato a più riprese, potrebbe tornare in discussione in caso di flop in Champions.
A cura di Marco Beltrami
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Lo sfogo di Antonio Conte potrebbe rappresentare un punto di ritorno, e diventare il preludio ad un addio all'Inter dopo una sola stagione. Una situazione clamorosa e impensabile un anno fa quando il tecnico salentino accostato ad un possibile ritorno alla Juventus, dopo il no di Agnelli, si accordò proprio con gli acerrimi rivali nerazzurri. A proposito di ipotesi sorprendenti, tra gli scenari sul futuro del mister potrebbe esserci ancora il bianconero: in caso di separazione tra la Vecchia Signora e Sarri, Antonio Conte potrebbe fare il suo ritorno a Torino. Ma quanto è probabile questa suggestiva ipotesi e quali sono gli ostacoli al concretizzarsi della stessa?

Antonio Conte accostato alla Juventus, cosa è successo un anno fa prima dell'arrivo all'Inter

Poco più di un anno fa il nome di Antonio Conte era uno dei più caldi per la Juventus. La dirigenza bianconera intenzionata a dare una svolta e a chiudere il ciclo di Allegri (iniziato proprio con l'addio a sorpresa del salentino, con una situazione che potrebbe riproporsi in nerazzurro) secondo le indiscrezioni dell'epoca era divisa sul nome di Conte. Se da una parte il vicepresidente Nedved e l'uomo mercato Paratici erano pronti ad offrire la panchina all'ex centrocampista tra i protagonisti della rinascita juventina, il presidente Agnelli ancora scottato per il divorzio inaspettato del 2014 (nonostante i buoni rapporti) aveva imposto il suo veto. Ecco allora la scelta di puntare sull'ex nemico Maurizio Sarri.

Sarri, il futuro alla Juventus potrebbe dipendere dalla Champions

Maurizio Sarri scelto per provare a dare sì continuità ai successi di Allegri, ma con la speranza di un cambio di rotta sul fronte del gioco, ha convinto solo in parte la dirigenza della Juventus. A più riprese è arrivata la conferma per il tecnico che ha vinto il nono scudetto consecutivo (ma perso Coppa Italia e Supercoppa) e che ha l'attenuante di essere alla prima annata in bianconero e di necessitare di più tempo per imporre la propria mentalità. Le cose però potrebbero cambiare in caso di flop in Champions contro il Lione, con il suo ruolo che potrebbe essere rimesso in discussione.

Antonio Conte-Juventus, gli ostacoli da superare

Ecco allora che in un particolare gioco d'incastri, con Sarri via dalla Juventus il nome di Conte in caso di addio all'Inter potrebbe tornare d'attualità per la Juventus. Una Juventus a cui da avversario, soprattutto nelle ultime settimane il mister salentino ha riservato complimenti, parlandone spesso e volentieri come di un modello da seguire. D'altronde i senatori del gruppo come Buffon, Bonucci e Chiellini che hanno speso per lui sempre parole al miele sarebbero felicissimi di riabbracciarlo. Il mister anche a livello tattico si ritroverebbe una squadra molto competitiva, che necessiterebbe solo di pochi innesti (dopo quelli già ufficiali di Kulusevski e Arthur), soprattutto tra centrocampo e attacco e non avrebbe bisogno di particolari restyling (resi impossibili anche da un mercato condizionato dall'emergenza Covid).

Il mercato negli ultimi anni ci ha dimostrato che tutto è possibile, anche se nel caso specifico di un ritorno di Antonio Conte alla Juventus, l'ostacolo più alto da superare è quello relativo al veto imposto 12 mesi fa da Andrea Agnelli. Il presidente sarebbe intenzionato a fare dietrofront, riaccogliendo il mister salentino alla sua corte? Di certo sarà fondamentale quello che accadrà da qui a fine agosto, in Italia e soprattutto in Europa anche alla luce dei risultati di Inter e Juve rispettivamente in Europa e Champions League. Sarà dunque un'estate di trattative, strana e breve, ma molto calda.

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