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A due giorni dagli Europei la Spagna ha 41 calciatori convocati: allarme Covid

I casi di positività al Covid all’interno della Spagna (Diego Llorente dopo Sergio Busquets) e della Svezia (Dejan Kulusevski e Mattias Svanberg) aumentano la preoccupazione per l’esplosione di focolai a pochi giorni dall’inizio degli Europei. La situazione della nazionale iberica è surreale: il ct Luis Enrique ha selezionato finora, a scopo precauzionale e per eventuali sostituzioni, ben 39 calciatori distribuiti in 2 bolle differenti rispetto ai 2 in quarantena.
A cura di Maurizio De Santis
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A due giorni dall'inizio degli Europei e a cinque dalla partita contro la Svezia (14 giugno), la Spagna si ritrova con ben 41 calciatori attualmente convocati (rispetto ai 24 iniziali) e divisi in bolle dopo i casi di positività al Covid in ritiro (Sergio Busquets e Diego Llorente, ultimo in ordine di tempo). E se alle notizie che arrivano dal quartier generale delle Furie Rosse si aggiungono anche le news sui contagi rilevati tra gli scandinavi (Dejan Kulusevski e Mattias Svanberg) è facile spiegare qual è lo stato d'allerta per i focolai in seno alle nazionali e la preoccupazione per gli effetti della pandemia nonostante i protocolli e le misure di sicurezza adottate dalla Uefa.

Una situazione surreale, caratterizzata anche sia dalla decisione precauzionale da parte della federazione iberica di mandare in campo i calciatori dell'Under 21 nell'amichevole contro la Lituania sia dalla scelta di aggregare 11 di essi (Álvaro Fernández, Óscar Mingueza, Marc Cucurella, Bryan Gil, Juan Miranda, Gonzalo Villar, Pozo, Brahim, Zubimendi, Yeremy Pino, Javi Puado) ai 6 convocati in precedenza dopo i primi casi di contagio (Rodrigo Moreno, Pablo Fornals, Carlos Soler, Brais Méndez, Raúl Albiol e Kepa Arrizabalaga). Diciassette atleti che svolgeranno allenamento in un gruppo parallelo rispetto a quello che si trova attualmente nella Ciudad del Fútbol e, dopo aver effettuato i test medici previsti, si uniranno in un secondo momento ai 22 giocatori per la seduta di lavoro collettiva. Totale: 41 tesserati, 39 disponibili più 2 in quarantena. 

Una situazione che rischia di essere fuori controllo e di aggravarsi al punto da spingere il presidente della Federcalcio iberica a non escludere anche scenari peggiori: "È probabile che ci siano altri casi", ha ammesso dopo aver appreso della positività anche di Diego Llorente (nella foto in basso).

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La Spagna sta forse violando il regolamento? No. Vediamo perché e cosa dicono le norme della Uefa, deroghe comprese a causa della pandemia. Il 1° giugno sono state ufficializzate tutte le liste dei convocati nelle nazionali che prendono parte agli Europei. La Federazione ha allargato da 23 a 26 il numero totale dei giocatori da inserire nella lista ma il commissario tecnico, Luis Enrique (foto in apertura), ha scelto di portare in ritiro solo 24 calciatori (caso unico rispetto alle altre selezioni) e quelli attualmente in eccedenza sono stati chiamati a scopo precauzionale e per eventuali sostituzioni.

Il numero massimo di calciatori da convocare entro la prima partita ufficiale (compresi i 3 portieri) resta di 23 (l'articolo 3 del regolamento IFAB permette un massimo di 12 sostituti per le partite delle ‘nazionali A'). Considerata la situazione contingente, l'Uefa ha previsto un'eccezione per le sostituzioni dei calciatori precedentemente convocati: si possono effettuare entro la prima partita, in caso di infortunio o malattia grave (tra cui il Covid). Il giocatore escluso non potrà essere inserito di nuovo nella lista. Un'altra deroga fa riferimento ai portieri: potranno essere sostituiti sempre (anche a Europei iniziati) in caso di infortuni gravi.

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