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Mayweather svela la farsa con Logan Paul: “Sono l’unico che può fare un finto match per 100M”

Floyd Mayweather non si trattiene e incurante delle telecamere che lo riprendono svela che l’incontro andato in scena lo scorso 6 giugno contro lo youtuber Logan Paul è stato una farsa in piena regola: “Sono l’unica persona che può fare un finto combattimento e ottenere 100 milioni di dollari”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Diciamo che il sospetto c'era, per usare un eufemismo: il match di boxe andato in scena lo scorso 6 giugno tra Floyd Mayweather e lo youtuber Logan Paul non era sembrato né proponibile alla vigilia né credibile nell'esito finale, che aveva visto il biondo 26enne restare in piedi al termine di tutte le 8 riprese, offrendo così 24 minuti interi di combattimento agli spettatori che da casa avevano acquistato l'incontro in pay-per-view.

La possibilità che davvero il maggiore dei fratelli Paul potesse resistere ai pugni del 44enne campione statunitense – tuttora in grande forma fisica – non sembrava appartenere a questo universo: da una parte uno dei pugili migliori del nuovo millennio, campione del mondo in cinque categorie diverse, dall'altra un volenteroso ragazzone palestrato. Insomma, un prodotto a metà tra lo spettacolo e la farsa, che si reggeva sull'appetibilità agli occhi del pubblico televisivo, vista la fama dello youtuber soprattutto tra i più giovani.

Adesso ci pensa lo stesso Mayweather a svelare che di finzione si è trattato, senza neanche preoccuparsi del fatto che le telecamere lo stessero riprendendo: "Sono l'unica persona che può fare un finto combattimento e ottenere 100 milioni di dollari. Potrei fare sparring legalizzato e portare a casa 100 milioni", ha detto a margine della conferenza che ha seguito la vittoria del suo protetto Gervonta Davis su Mario Barrios.

Ovviamente nessuno contesta il fatto che Mayweather – non a caso soprannominato ‘Money' – abbia guadagnato molti soldi per una notte di lavoro facile, né sorprende che poi se ne sia vantato. Ma il fatto che ora dica apertamente che il combattimento è stato finto, ostentando la presa in giro sia ai danni degli spettatori nell'arena di Miami che a casa, lascia l'amaro in bocca e non giova all'immagine di un grande campione come lo statunitense.

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