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La serie 1899 è stata cancellata da Netflix: non ci sarà nessun finale

La piattaforma Netflix ha deciso di cancellare il dispendioso thriller nato dalla mente dei creatori di Dark, Baran bo Odar e Jantje Friese.
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È affondata la nave del 1899. La piattaforma Netflix ha deciso di cancellare il dispendioso thriller nato dalla mente dei creatori di Dark, Baran bo Odar e Jantje Friese. Purtroppo, lo show non avrebbe convinto abbastanza da spendersi per una seconda stagione. I creatori hanno affidato la loro reazione a Instagram: "Con il cuore pieno di dolore dobbiamo dirvi che 1899 non sarà rinnovato. Ci sarebbe piaciuto terminare questo incredibile viaggio con una seconda e con una terza stagione, così come abbiamo fatto con Dark, ma a volte le cose non vanno come avevi pianificato". 

La reazione dei creatori

Baran bo Odar e Jantje Friese sono consapevoli di aver deluso milioni di fan nel mondo, ma molto probabilmente la seconda stagione della serie sarebbe costata troppo alla piattaforma dalla grande "enne" rossa: “Così è la vita. Sappiamo che questo deluderà milioni di fan là fuori. Ma vogliamo ringraziarvi dal profondo del nostro cuore per aver fatto parte di questa meravigliosa avventura. Vi vogliamo bene. Non dimenticatelo mai". La critica non è stata molto tenera con la serie. Su Fanpage.it, Grazia Sambruna ha scritto: "È il Titanic della pretenziosità, un mistero pigro".

Di cosa parla la serie 1899

La serie racconta di una nave carica di migranti europei che cercano la fortuna in America, a New York, nel 1899. Durante la traversata, però, qualcosa va storto quando si imbattono nella nave gemella, partita quattro mesi prima e mai arrivata a destinazione. Il colpo di scena dell'ultima puntata, il finale della serie ha creato clamore lasciando tutti senza parole. Di fatto, l'escamotage narrativo è simile a Westworld, altra ambiziosa serie cancellata per i costi elevati da HBO. Nella serie, infatti, si scopriva il mistero della nave Prometheus. Il piroscafo del XIX secolo, che stava trasportando i viaggiatori europei in cerca della salvezza in America, era in realtà una simulazione mentale frutto di un sofisticato software messo a punto dalla stessa protagonista del racconto, Maura, creatrice del progetto Prometeo. Siamo, infatti, nel 2099 all'interno di una navicella che ha come scopo ultimo la sopravvivenza della civiltà.

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