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Marco Liorni supera Flavio Insinna: la nuova versione de L’Eredità parte meglio della precedente

Dopo il caso Insegno, a Marco Liorni avrà certamente fatto piacere partire col piede giusto: la sua Eredità fa meglio della precedente all’esordio.
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La nuova versione de L'Eredità parte meglio della precedente. Per carità, è ancora presto per i bilanci sommari eppure: ieri sera, martedì 2 gennaio 2024, il primo appuntamento con Marco Liorni vale 3.540.000 spettatori netti per un 23.4% di share. Crescono i valori se guardiamo il segmento finale, quello della Sfida dei 7: 4.673.000 spettatori netti e il 26.5%. Sono dati molto più alti rispetto alla prima puntata della precedente edizione targata Flavio Insinna. Era il 31 ottobre 2022 e L'Eredità al tempo raccolse 3.270.000 spettatori netti per il 23.7% di share mentre nel blocco della Sfida dei 7 raggiunse 4.207.000 spettatori netti per il 26.1% di share.

Va da sé che l'effetto novità per l'arrivo di Marco Liorni deve sicuramente aver giocato un aspetto fondamentale e vale la pena continuare a monitorare i dati nelle prossime settimane. Certo è che Marco Liorni ha superato brillantemente lo scoglio della prima puntata. Un risultato importante alla luce del caso Pino Insegno e di tutto il bailamme che si è generato negli ultimi mesi. Dopo il flop di Mercante in Fiera su Rai2, Pino Insegno è stato "spostato" in estate con Reazione a Catena. Una notizia che ha generato lo sfogo pubblico del manager dell'attore e conduttore romano, che ha rivelato di aver ricevuto pressioni da Lucio Presta, agente di Marco Liorni.

Il conduttore attuale de L'Eredità, dal canto suo, ha sempre rispedito al mittente congetture e critiche. In una intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: "Politica? Io non sono amico di nessuno", in riferimento all'amicizia tra Pino Insegno e la premier Giorgia Meloni. "Finché farò il conduttore starò lontano dalla politica. Però sto per iniziare a studiare per un domani, mi piacerebbe andare al Parlamento Europeo. […] Nel Parlamento Europeo vedo un'istituzione che detta la linea ai Paesi, pensa a una politica alta, di visione sul futuro". Dopo tutto questo trambusto, probabilmente, a Marco Liorni farà piacere essere partito con il piede giusto.

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