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Il Mercante in Fiera non chiude, l’ad Sergio: “Violenza mediatica su Pino Insegno”

A seguito delle voci diffuse nelle scorse ore, relativa a una possibile chiusura anticipata del game televisivo, l’ad Rai ha smentito categoricamente, difendendo il conduttore.
A cura di Andrea Parrella
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Nelle scorse ore si era diffusa l'indiscrezione di una possibile chiusura anticipata de Il Mercante in Fiera, il gioco televisivo affidato alla conduzione di Pino Insegno, in onda tutti i giorni su Rai2. Una risoluzione, quella paventata, frutto delle difficoltà del programma in fatto di ascolti in queste prime settimane di messa in onda.

Le parole di Roberto Sergio in difesa di Pino Insegno

A smentire categoricamente la notizia della smentita è stato però l'amministratore delegato Rai Roberto Sergio che, con una dichiarazione secca e decisa in merito alla questione ha precisato che Il Mercante in Fiera proseguirà, stigmatizzando per altro una presunta ostilità nei confronti della figura di Insegno, divenuto senza dubbio il volto del nuovo corso Rai legato al governo Meloni:

"Voglio dare una notizia: IlMercanteInFiera non viene chiuso, vari blog amplificano notizie false e questo è inaccettabile. Sono indignato per la violenza mediatica e preventiva nei confronti di Pino Insegno e del suo programma".

Queste le parole di Roberto Sergio, che tutela quindi il lavoro dell'azienda e, soprattutto, uno dei prodotti più discussi sin dalla presentazione dei palinsesti Rai dello scorso luglio, quando era stato confermato il ritorno del titolo storico andato in onda, diversi anni fa, su Italia 1.

Pino Insegno e le critiche: "La vivo male"

Lo stesso Pino Insegno aveva parlato delle difficoltà del programma in termini di ascolti a poche puntate dall'inizio. L'occasione era stata quella di un'intervista rilasciata a BellaMà, il programma di Pierluigi Diaco, in cui il conduttore aveva analizzato lo scarso seguito e confessato il suo stato d'animo rispetto ai possibili insuccessi e alle critiche che caratterizzano in questo momento la sua carriera: "Ci soffro moltissimo – dice Insegno – perché le critiche non sono logiche, non sono mirate. Uno inizia un programma e si aspetta vada male, a priori. Invece di dire che il game non mi piace e capire perché".

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