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Favino risponde a Sangiuliano: “Il problema della sanità dipende dalla nostra categoria? Dubito”

Dopo Sorrentino, interviene anche Pierfrancesco Favino sulla questione tagli ai fondi per il cinema. Il famoso attore ha così replicato al ministro Sangiuliano: “Bisogna stare attenti ad associare il valore commerciale immediate con il valore artistico di un film. Poi non sapevo che il problema della sanità dipendesse dalla nostra categoria”.
A cura di Gaia Martino
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Pierfrancesco Favino ospite di In altre parole, programma in onda su La7, ha replicato alle parole del Ministro alla cultura Gennaro Sangiuliano riguardo il taglio ai fondi per il cinema. Il Ministro aveva dichiarato di essere stato  "crocifisso sui giornali da una casta molto ricca perché mi sono permesso di dire che ci sono film che ricevono milioni di contributi pubblici e vengono visti da pochissime persone. Con i soldi risparmiati dal cinema si potrebbero acquistare tante macchine per la tac". La replica del celebre attore: "Non sapevo che i problemi dipendessero dalla nostra categoria".

La replica di Favino al ministro Sangiuliano

Pierfrancesco Favino ieri sera è stato ospite di In altre parole, programma in onda su La7, ed ha risposto alla domanda del conduttore Massimo Gramellini riguardo le dichiarazioni del ministro Sangiuliano sul taglio fondi al cinema. "Visto il clima non ho nessuna voglia di creare una tensione. Io appartengono ad una associazione che si chiama Unita, abbiamo fatto presente al ministro che ci sono numeri che abbiamo messo a disposizione, che l'Inps ha dichiarato. Non credo che il termine casta sia esattamente rappresentativo". Il celebre attore italiano ha continuato il suo commento, spiegando che nessun regista è a conoscenza del successo che avrà il suo film prima della sua uscita. "Bisogna stare attenti ad associare il valore commerciale immediate con il valore artistico. Nessuno che fa cinema ha la bacchetta magica per dire questo funzionerà. Io e i miei colleghi siamo assolutamente disponibili, lo abbiamo fatto e lo continueremo a fare. La cosa non elegantissima è stato fare nomi di alcune persone. Tre di quei nomi sono film che non sono ancora usciti". Infine ha concluso: "Non sapevo che il problema della sanità dipendesse dalla nostra categoria. Dubito che sia così".

La polemica sul taglio dei fondi per il cinema dopo le parole di Sorrentino

Le ultime parole del ministro Sangiuliano nascono dalla polemica scatenatasi dopo l'annuncio di voler tagliare i fondi per il cinema. Il primo a commentare tale decisione è stato Paolo Sorrentino che ha chiesto al ministro di "fare marcia indietro" e di "confermare le cifre che c'erano". "Non perché quelli che non incassano al botteghino devono fare comunque i film, un tormentone senza senso, ma perché le produzioni cinematografiche per investire molti soldi a medio termine hanno bisogno dell’affidabilità dell’interlocutore. Se l’interlocutore dichiara: "Adesso taglio", e lascia capire che potrà farlo anche domani, la produzione cinematografica, italiana o straniera che sia, se ha la possibilità dice: non andiamo in Italia, andiamo in Spagna o altrove, dove il tax credit è affidabilissimo. E finisci col perdere anche le produzioni che potrebbero usufruire del tax credit rimasto. È questo che potrà accadere. È questo che creerà disoccupazione", le parole del regista riportate da Open.

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