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Carolina Marconi due anni dopo il tumore: “Rivedermi così è tosta, non voglio più sprecare tempo”

Carolina Marconi torna nello studio di Silvia Toffanin con i capelli lunghi, per la prima volta. “Sono passati due anni e ho imparato tanto”, racconta a proposito della battaglia contro il tumore al seno. “Oggi sogno ancora di poter adottare un bambino, spero nella legge sul diritto oncologico”.
A cura di Giulia Turco
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Carolina Marconi torna nello studio di Verissimo due anni dopo la diagnosi di tumore al seno. È stata una lunga battaglia quella della showgirl venezuelana, che ha deciso di affrontarla sempre in maniera pubblica, in tv e sui social, per aiutare le altre donne colpite dalla malattia ad avere coraggio e ad affrontare tutto con il sorriso.

La battaglia contro il tumore al seno

Torna nello studio di Silvia Toffanin con i capelli lunghi, per la prima volta. “Sono extension, ma mi sono comunque cresciuti. Diciamo che mi piace cambiare”, sdrammatizza all’inizio della sua intervista. “Sono passati due anni e ho imparato tanto, soprattutto a non sprecare più tempo”, racconta. “Ricordo ancora il giorno della diagnosi del medico, io ho preso e sono scappata. Mi sono sentita presa dalla paura e dalla disperazione, ammette. Un video che ripercorre la sua storia le fa rivivere tutte le emozioni di quei momenti. “Vedermi così gonfia, dopo così tanto tempo, è tosta”, racconta. Di recente sui social Carolina ha raccontato di essersi sottoposta come sempre ai controlli e di aver scoperto di un problema al fegato: “È stata una doccia fredda, ero spaventata”, ha spiegato. “Non vi dico le mie gambe come tremavano, sentivo nuovamente il cuore accelerare e in quel momento tutto quello che stavo facendo improvvisamente non aveva più senso, ho avuto un vero e proprio blackout”. La showgirl sarebbe in attesa dell'esito di controlli più approfonditi da parte dei medici.

Il sogno di diventare mamma

Nonostante i timori, Carolina Marconi spera fortemente di avere la possibilità di diventare mamma, tramite adozione. Purtroppo al momento ad impedirglielo sono i tempi lunghi sul disegno di legge sul diritto all’oblio oncologico. Al momento si parla di dieci anni: “È tanto tempo, ma sono fiduciosa che lo riducano a cinque anni. Ne abbiamo diritto tutti noi guariti dal tumore, in Italia siamo un milione”, racconta.  Nel frattempo resta un tema centrale quello della prevenzione: “È importante tenere alta l’attenzione, anche se a volte può essere pesante parlare di questi argomenti”, spiega rispetto alla sua presenza in tv. “La prevenzione si fa sempre, non solo nel mese di ottobre. A volte forse abbiamo paura e pensiamo sia meglio non sapere. Tutto si può prendere per tempo”.

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