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Sandra Milo e i debiti con lo Stato, il patrimonio e l’eredità ai figli. Disse: “Non sono una criminale”

Sandra Milo si è spenta all’età di 90 anni il 29 gennaio 2024. La diva, come raccontato dai figli, nonostante non abbia mai smesso di lavorare se n’è andata senza nemmeno una casa di proprietà. Nel 2019, infatti, erano iniziati i suoi problemi col fisco e tutti i suoi guadagni erano decurtati dall’Agenzia delle Entrate.
A cura di Ilaria Costabile
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L'ultimo saluto a Sandra Milo, l'iconica attrice morta il 29 gennaio all'età di 90 anni, si celebra a Roma nella Chiesa degli artisti, lì dove sono stati celebrati i più grandi artisti del cinema e della televisione italiana. Nonostante la popolarità conquistata in anni e anni di cinema, a cui si è aggiunta anche la televisione, la diva aveva dovuto affrontare non pochi problemi economici, soprattutto negli ultimi anni della sia vita.

I debiti di Sandra Milo con lo Stato

Era stata lei stessa a rivelare, pubblicamente, di avere debiti con lo Stato che ammontavano a circa 850mila euro, anche se  inizialmente il debito era di 3 milioni, una cifra che si era accumulata nel tempo a causa di tasse non versate. Per questa ragione, i guadagni ottenuti dai suoi lavori più recenti sono serviti per sanare gli ammanchi e, quindi, confiscati dall'Agenzia delle Entrate.

I problemi di carattere economico di Sandra Milo hanno inizio nel 2019, quando raccontò che lo Stato le aveva richiesto una cifra esorbitante, rivelatasi poi un errore di calcolo dal quale si è arrivati al debito di 850mila euro di cui sopra. Certamente non pochi soldi, che la diva infatti avrebbe voluto dare al fisco solo in parte e di fatti a questo proposito aveva dichiarato:

La questione non è finita, però ho deciso di combattere per sostenere quelli che sono i diritti miei e della mia famiglia. Tutti quanti in Italia abbiamo fatto dei debiti. Io intendo pagare, ma solo quello che devo, non un carico ingiusto.

Disse: "Non sono una criminale"

Già quell'anno, infatti, l'attrice non aveva potuto incassare i compensi dei suoi lavori, perché erano confiscati direttamente dall'agenzia delle entrate. In una delle sue ultime interviste, l'attrice aveva dichiarato piuttosto amareggiata: "Ho retto fino adesso perché non volevo che i miei figli sapessero di questa situazione, ma ora non ce la faccio più, non posso più lottare. Mi sento vittima di un’ingiustizia. Perché il mio paese mi tratta così? Io non sono una criminale".

Sandra Milo morta senza una casa di proprietà

I figli, Deborah Ergas, Azzurra e Ciro De Lollis hanno parlato della scomparsa della madre, durante la camera ardente, tessendone le lodi e raccontando come da sempre sia stata in grado di rimboccarsi le maniche e di sostenere sia lei che loro.

Debora Ergas, primogenita e giornalista della Rai, nonostante la commozione racconta: "Mia madre ha pagato sempre in prima persona i suoi errori e non si è mai vantata delle sue conquiste. Il cinema a volte la ha osannata, a volte dimenticata, ma noi sappiamo che lei ha seminato solo amore, generosità. Se ne è andata senza neanche una casa di proprietà, perché ha donato quello che ha guadagnato a chi ne aveva più bisogno".

La figlia Debora: "Mamma ha combattuto battaglie civili"

E ancora, l'inviata de La Vita in Diretta parla di come negli anni sua madre si sia battuta anche per cause civili, dimostrando di essere una donna sempre attenta i problemi del prossimo:

Era stata sfollata durante la guerra, è cresciuta con una madre, una nonna, una sorella, ed è stata capo famiglia di se stessa sin dall'età di 12 anni. Da allora ha sempre lavorato. Non si è mai fermata, crescendo tre figli in assoluta solitudine. Questo per noi è stato un esempio infinito di dignità, indipendenza, testa libera. E poi ha sempre combattuto per le battaglie civili, per gli ultimi, contro la violenza alle donne, per il diritto al divorzio, alla carriera e agli stipendi uguali. Perfino per il fine vita e per gli animali. Ha salvato due cani che ora sono a casa e tutto ieri hanno pianto. Mia madre è una donna di cultura che nonostante la guerra le abbia impedito di ottenere un titolo di studio, non ha mai passato un giorno senza leggere.

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