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Pamela Prati: “Restai incinta di Adriano Celentano, quando glielo dissi si comportò come un estraneo”

La gravidanza di Pamela Prati, rimasta incinta di Adriano Celentano: “Si comportò come un estraneo quando glielo dissi. Abortii, non potevo metterlo al mondo sola e senza denaro”.
A cura di Stefania Rocco
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Dagospia ritrova e pubblica una vecchia intervista di Pamela Prati. La soubrette, ex primadonna del Bagaglino, aveva confessato di essere rimasta incinta di Adriano Celentano, con il quale aveva avuto un flirt di breve durata. Sono trascorsi circa quarant’anni da quel momento. Pamela, come lei stessa racconta, aveva appena 20 anni quando incontrò il Molleggiato. Celentano la volle perché interpretasse il ruolo della protagonista della copertina dell’album Un po’ artista, un po’ no.

Il racconto di Pamela Prati: “Due notti d’amore con Adriano Celentano”

A Roma prima di lui avevo avuto soltanto un amore, consumato prevalentemente in una cella frigorifera fra quarti di bue, con un giovane garzone di macellaio. Ma quando conobbi Adriano Celentano, a vent'anni, ero ugualmente abbastanza innocente. Ci amammo per due meravigliose notti. E ora attendevo un figlio da lui”, aveva raccontato Prati a proposito di quell’amore vissuto quando entrambi erano giovanissimi. Pamela, in particolare, era all’inizio della sua carriera.

La reazione di Adriano Celentano: “Mi disse che avrei dovuto stare più attenta”

Prati aveva raccontato di avere informato Celentano della gravidanza subito dopo avere scopetto di essere rimasta incinta. Ma la reazione del cantante non sarebbe stata incoraggiante: “Quando riuscii a trovarlo e a dirglielo al telefono si comportò come un estraneo imbarazzato. ‘Ho già i miei figli’, mi disse, ‘potevi stare più attenta’ continuò”. Quindi la decisione di abortire: “Quel bambino lo avrei voluto, ma non potevo metterlo al mondo da sola e senza denaro. Quando seppe che avevo abortito, Adriano mi sgridò: ‘Hai commesso un orribile peccato’ disse. Un anno dopo quei giorni tremendi lo incontrai di nuovo a Roma. Fu gentile e m'invitò ad andarlo a trovare nel suo albergo, cosa che a me parve un insulto”.

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