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Guenda Goria dopo l’intervento: “Proverò ancora ad avere un figlio, ma anche l’adozione è amore”

Guenda Goria sta meglio dopo la rischiosa e inaspettata gravidanza extrauterina: “Sogno ancora di avere un figlio, mi sento fortemente attaccata alla vita”, racconta a Fanpage. A chi la accusa di aver documentato tutto sui social: “Storie come la mia vanno raccontate, se lo avessi saputo avrei riconosciuto prima i miei sintomi”.
A cura di Giulia Turco
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Guenda Goria è una forza della natura. "Noi donne tiriamo fuori una forza interiore in queste circostanze", spiega al telefono a Fanpage.it pochi giorni dopo l'intervento di rimozione di una tuba dovuto ad un'inaspettata gravidanza extrauterina. Dopo gli ultimi controlli in ospedale, ora è finalmente a casa e si concentra sui pensieri positivi, sul potere della condivisione sui social, sull'amore della sua famiglia e di Mirko Gancitano, che ha ristabilito le sue priorità di vita.

Guenda, nonostante ciò che hai affrontato in questi giorni ti sento serena. Come stai?

È così, mentalmente ora mi sento meglio. Sto riscoprendo un forte attaccamento alla vita, perché ho rischiato di  perderla. Sono soltanto davvero felice di essere tornata a casa al fianco dell'uomo che amo. Me la sono vista davvero brutta, è stato traumatico. All'improvviso ho realizzato di essere incinta e subito dopo di aver perso la gravidanza. Psicologicamente è stato un cortocircuito.

Dunque non sapevi di essere incinta?

No, non è stata una gravidanza desiderata. Ci stavamo provando, ma non sapevo di essere incinta, l'ho scoperto in ospedale quando mi hanno spiegato che la gravidanza non era dove doveva essere. Abbiamo tentato una terapia farmacologica per evitare l'operazione. Sono tornata a casa, ma pochi giorni dopo, la notte, ho avuto una forte emorragia: la tuba era totalmente compromessa. Hanno dovuto rimuoverla ed eseguire un raschiamento. È stato indescrivibile. Dicono che sia un dolore molto più forte del parto.

Questo comprometterà la possibilità di avere un figlio in futuro?

No, secondo i medici la possibilità di restare incinta c'è, dunque sicuramente ci riproveremo. È chiaro che nella mia situazione però, soffrendo già di endometriosi ed essendo stata operata ad un ovaio, non sarà semplicissimo. Ora ho anche tolto una tuba, quindi se nascerà un bambino sarà quanto meno un giocoliere (scherza, ndr). Non ho perso il desiderio di diventate mamma, ma per un po' starò tranquilla e a riposo.

Emotivamente come stai affrontando questa perdita?

Io piuttosto bene, non avere avuto il tempo di "affezionarmi" alla gravidanza mi ha aiutato a non avvertire un senso di lutto. Probabilmente è più Mirko a soffrirne, lui è veramente molto provato. Ora ha molta paura a partire per lavoro e lasciarmi sola, perché quando sono stata male non c'era. Vedermi soffrire senza poter fare niente non deve essere facile per lui.

Se un bambino tra te e Mirko non dovesse arrivare, valutereste l'ipotesi dell'adozione?

Assolutamente, mi piacerebbe. Credo che sia un grande atto d'amore e che la genitorialità abbia a che fare fino ad un certo punto con fattori biologici. Purtroppo però non è un percorso semplicissimo per le coppie, spererei lo fosse di più.

Avevate in programma le nozze subito dopo l'estate, rimanderete?

Ne stiamo parlando proprio in questi giorni. Mirko vorrebbe accelerare e sposarci già quest'autunno, ma io preferirei aspettare la prossima primavera, considerando che quest'estate dovrò stare completamente a riposo. È più probabile che ci prenderemo un altro po' di tempo.

La maternità è un tema tanto intimo quanto dibattuto dall'opinione pubblica. Hai mai avvertito l'essere madre come un elemento determinante?

Lo è per tante donne, ma non per me, anzi, fino a poco tempo fa non era nei miei progetti avere un figlio: pensavo solo a realizzarmi artisticamente. È stato quando ho conosciuto Mirko che è nato in me il desiderio di avere una famiglia con lui. Poi certo, avverto l'orologio biologico, quello sì. La natura ha i suoi tempi e occorre tenerli in considerazione, soprattutto considerando le problematiche che ho affrontato.

Sei stata forse tra le prime a fare della tua immagine sui social una battaglia di sensibilizzazione sull'endometriosi. Ora tante donne come te ne parlano pubblicamente, prima fra tutte Giorgia Soleri…

Giorgia non la conosco personalmente, ma so che come attivista ne sta facendo una battaglia politica. Ho visto che parla di endometriosi, aborto.. il rischio è di mettere molta carne al fuoco, ma comunque ben venga che se ne parli. Tante donne ne soffrono e non lo sanno, scoprirlo e affidarsi a medici competenti fa di sicuro la differenza.

In un'intervista a Fanpage Giorgia sottolineava una disparità di trattamento: il senso di cura delle donne viene dato per scontato, mentre gli uomini vengono "santificati" se si occupano di una donna malata. Sei d'accordo?

Io credo invece che sia un fatto biologico che la donna tenda ad essere più accudente per natura… dunque quando un uomo manifesta affetto in maniera molto esplicita viene visto con una certa ammirazione. Questo sì, lo avverto, ma non credo ci sia questa forma di pregiudizio in generale, credo che la gente sia molto sensibile su questo ormai.

Eppure c'è chi ha criticato la tua scelta di mostrarti in ospedale tramite i social…

Sì, alcuni ancora non lo condividono, ma voglio dire, perché mostrarsi al pronto soccorso no e invece in bikini sì? Se lo faccio è per un'utilità sociale. Se avessi conosciuto una storia simile di gravidanza extra uterina ad esempio forse avrei riflettuto prima sui sintomi che avevo. Ci sono tante donne che hanno una storia clinica drammatica. Ne ho lette e ascoltate tante e ognuna è unica e meravigliosa, degna di essere raccontata. Mi piacerebbe scriverle in un libro.

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