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Criticata per avere raccontato di volere dei figli, Emma replica agli haters: “Le peggiori sono le donne”

Emma replica agli haters dopo le critiche ricevute in seguito all’intervista rilasciata a Le Iene durante la quale aveva raccontato di volere – e potere – ancora diventare madre nonostante l’intervento chirurgico subito per la rimozione delle ovaie.
A cura di Stefania Rocco
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Emma replica agli haters che l’avevano attaccato dopo la messa in onda dell’intervista a Le Iene durante la quale la cantante aveva raccontato il desiderio di diventare madre. Emma, che si è sottoposta a un intervento chirurgico per rimuovere le ovaie dopo la scoperta di un cancro, ha raccontato di potere ancora diventare biologicamente madre ma di non avere ancora potuto realizzare questo desiderio a causa delle leggi italiane che non consentono alle donne single di accedere alla fecondazione assistita.

La risposta di Emma: “Abominevoli e ignoranti”

Abominevoli e ignoranti. Le peggiori restano le donne”, così Emma ha replicato via X alle critiche ricevute dagli haters. Alcune tra le critiche più gravi sono quelle che hanno investito la cantante durante la messa in onda del servizio. Era stata accusata di fare “cultura del piagnisteo”, in particolare. Una critica ingiusta di fronte a una donna che aveva scelto di raccontare generosamente in pubblico la sua vicenda anche per contribuire a sollevare un tema che sperimentano ogni anno migliaia di single.

Emma a Le Iene: “Mi piacerebbe diventare madre”

Di fronte a Nicolò De Divitiis, Emma ha reso nota la sua vicenda personale: dalla scoperta del cancro che l’ha costretta a rimuovere le ovaie alle difficoltà sperimentate nella ricerca della maternità a causa di leggi stringenti che non le consentono di accedere alla fecondazione assistita da donna single. “Non ho fatto in tempo a congelare gli ovuli perché non c’era più speranza ma potrei ancora poter avere figli. Ho l’utero. Però viviamo in un Paese in cui, purtroppo, le donne single non possono avere figli attraverso la fecondazione assistita senza la presenza di un compagno”, aveva raccontato l’artista, “La trovo una stron**ta enorme. Io ho 39 anni e tutti gli strumenti per essere madre: economici, psicologici, sostegno della famiglia, ma siccome non ho un compagno non posso avere il diritto di diventare madre. Mi piacerebbe diventare madre sapendo che tutte le donne potrebbero averne diritto, non mi piace pensare che sia sempre e solo una questione economica”.

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