251 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sketch Natività in Rai, Vigilanza su accuse di blasfemia: “Parodia, come quelle di Troisi e Proietti”

Jacopo Coghe e Carlo Giovanardi si dicono insoddisfatti per la risposta ricevuta dalla Commissione di Vigilanza Rai, che non ha ritenuto blasfema la rappresentazione della natività andata in onda su Rai1 durante il programma di Stefano De Martino. A rimarcare questo aspetto era stato Maurizio Gasparri con un esposto.
A cura di Ilaria Costabile
251 CONDIVISIONI
Immagine

È arrivata la risposta della Commissione di Vigilanza Rai, dopo l'esposto presentato da Maurizio Gasparri che ha ritenuto la rappresentazione della natività di Biagio Izzo e Francesco Paolantoni in tv "blasfema e volgare". Il portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus insieme all'On. Carlo Giovanardi, fondatore di Popolo e Libertà hanno dichiarato di non essere soddisfatti del responso ricevuto.

Il dissenso di Coghe e Giovanardi dopo la risposta della Commissione Rai

Non sembrano aver accettato di buon grado la risposta della Commissione di Vigilanza Rai,  dopo l'esposto presentato da Maurizio Gasparri, che definisce blasfema la performance del duo comico e, quindi, come riportato dall'Ansa ribadiscono il loro disappunto in merito alla vicenda:

La risposta che la TV di Stato ha dato al nostro esposto in Commissione di Vigilanza RAI sulla parodia della Natività non può certamente lasciarci soddisfatti. La risposta cita infatti a sproposito i precedenti sketch e parodie sullo stesso tema della Smorfia, di Gigi Proietti, Carlo Verdone e del trio Marchesini Solenghi Lopez. Come chiunque può constatare, quelle garbate satire su Maria, pastori e Re Magi nulla hanno a che fare con le volgarità blasfeme andate in onda nel giorno di Santo Stefano del 2023 su Rai 2.

I due, poi, continuando: "La performance di De Martino, Izzo e Paolantoni non è stata una comicità leggera e popolare, come ha ammesso, e lo abbiamo davvero apprezzato, uno dei tre attori. L’unico punto positivo della risposta Rai sembra essere il rammarico "se qualcuno si è sentito offeso e turbato da qualche battuta". E ancora:

Positivo a condizione che si prenda atto che ben più di qualcuno si è sentito offeso e che rammarico voglia dire non soltanto rincrescimento, ma anche l'impegno della TV di Stato ad evitare per il futuro gratuiti attacchi al sentimento religioso degli italiani.

La risposta della Commissione di Vigilanza Rai

Francesco Paolantoni era stato raggiunto da Fanpage.it per commentare le accuse, sottolineando come temesse la deriva della tv pubblica. Di seguito la risposta integrale della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi:

Egregio onorevole Giovanardi, egregio dottor Coghe,

facendo seguito alla Vostra segnalazione pervenuta in data 8 gennaio u.s., si informa che da parte del senatore Gasparri è stato presentato un apposito quesito al quale la Rai il 24 gennaio u.s. ha fornito la risposta che riportiamo in calce. Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sentite le competenti strutture aziendali, si forniscono i seguenti elementi. Lo sketch di Stefano De Martino, Biagio Izzo e Francesco Paolantoni, svoltosi all'interno del programma "Da Natale a Santo Stefano", andato in onda su Rai 2 lo scorso 26 dicembre, è un tipo di una performance che rientra nella fattispecie della parodia.

Quello della parodia è uno dei linguaggi maggiormente usati ed efficaci della comicità popolare. Evidentemente più è noto il tema oggetto della parodia, maggiore è la possibilità di generare divertimento. In questo senso sketch e parodie aventi per tema la Natività sono molteplici, dalla celebre Annunciazione de La Smorfia (Troisi, Arena, Decaro) ai monologhi di Gigi Proietti e Carlo Verdone fino a Il Presepe del Trio Marchesini, Solenghi e Lopez.

La performance dello sketch di De Martino, Izzo e Paolantoni non ha probabilmente raggiunto la forza e l'intensità di cotanti maestri, e così il gradimento non è stato unanime, ma certamente li accomuna l'intento e lo spirito di voler fare una comicità leggera e popolare.

Ci rammarichiamo, infine, se qualcuno si è ritenuto offeso e turbato da qualche battuta.

251 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views