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Chiara Ferragni: “Contro di me tanto accanimento. Fare la madre? Non è una gara”

“Non c’è una madre migliore delle altre, non è una gara”, lo dichiara Chiara Ferragni a proposito di lavoro, maternità, successo e giudizi, quelli che lei stessa ha vissuto per anni sulla sua pelle.
A cura di Stefania Rocco
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Maternità, lavoro, successo e critiche. E una serie impegni spesso vissuti come una sfida che non ci si può permettere di perdere. A parlarne è Chiara Ferragni che all'inserto del Corriere, La 27esima ora, confida di avere vissuto sulla sua pelle gli effetti prodotti dagli stereotipi che investono le madri lavoratrici. Una sfida vissuta, nel suo caso, sotto l’occhio vigile del pubblico che la segue. E la giudica. “Da quando sono diventata madre, penso che la gente stia sempre li a vedere quanto sono una brava mamma nonostante io pensi di esserlo e tutte noi madri cerchiamo di fare il massimo per i nostri figli perché non c’è una madre migliore delle altre e non è una gara”, ha raccontato. E non lo è nemmeno per chi vive in una condizione di sovraesposizione come la sua:

Quando diventi mamma per la società non sei più quasi nient’altro. Penso sempre che ogni cosa che faccio venga sempre un po’ scrutinata, guardata con la lente di ingrandimento.Sembra quasi che si debba scegliere se essere più imprenditrice o più madre: l’idea che si possa essere entrambe le cose c’è ancora poco. Qualunque cosa facciano i padri nei confronti della famiglia viene esaltata. Per le madri è normale. Spero che la nuova generazione lotterà per cambiare questo principio.

Chiara Ferragni con i figlio Leone e Vittoria
Chiara Ferragni con i figlio Leone e Vittoria

“Tanto accanimento contro di me, temevo di fallire”

Chiara ha lasciato l’Italia quando era giovanissima. Lo ha fatto per cercare il successo all’estero. Lo ha trovato ma a prezzo di qualche sacrificio. E nel frattempo ha dovuto allargare le spalle per far fronte ai giudizi: “Quando avevo 22 anni vedevo che c’era tanto accanimento verso di me da parte di persone più grandi. Temevo che avessero ragione, avevo molta paura di fallire ma io ho sempre cercato di non farmi scalfire”. Ci è riuscita, guadagnandosi il titolo di influencer italiana più famosa in tutto il mondo:

Sono andata a Los Angeles perché volevo emanciparmi, far vedere a tutti che riuscivo a lavorare bene anche all’estero. Devi crescere e capire che puoi contare su te stessa. Viverla in modo ironico è la base per fregarsene.

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