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Chiara Ferragni chiama in soccorso mamma Marina Di Guardo: “La mossa che commissaria Fabio Damato”

Chiara Ferragni affida ampi poteri alla madre per evitare nuovi casi come il pandoro gate. È quanto emerge da un articolo del Corriere secondo cui, nei giorni scorsi, attraverso un atto notarile Di Guardo avrebbe assunto un ruolo assolutamente sovrapponibile a quello di Damato, fidato manager di Ferragni coinvolto nel caso Balocco.
A cura di Andrea Parrella
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Chiara Ferragni chiama in soccorso la madre. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, sarà Marina Di Guardo la persona cui affidare grandi responsabilità nella gestione dell'impero finanziario dell'imprenditrice, funzionale alla ripartenza dopo il periodo di crisi tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024.

Il ruolo di Marina Di Guardo

Nell'articolo di Mario Gerevini si legge che un pacchetto di ampie deleghe è stato attribuito formalmente a Marino Di Guardo la scorsa settimana, attraverso un atto notarile che le conferisce ampi poteri decisionali nella galassia di aziende che fanno capo a Chiara Ferragni. Di Guardo, di fatto, figurerà come una sorta di direttore generale della holding Sisterhood. Tra i suoi poter quello di "assumere e licenziare personale, sottoscrivere e revocare contratti di qualsiasi tipo, aprire e chiudere fidi, operare sui conti bancari, rappresentare la società in giudizio e presso una serie di enti pubblici, nominare avvocati , svolgere qualsiasi pratica fiscale ecc".

"Una figura sovrapponibile a Damato"

L'analisi del Corriere della Sera rispetto a questa notizia è chiara, ovvero che la scelta della figura fidata di Marina Di Guardo va nella direzione di una gestione più attenta delle finanze e le collaborazioni del gruppo, ma soprattutto in materia di compliance, ovvero la necessità di un presidio finalizzato al rispetto delle regole e la tutela della reputazione aziendale, proprio in contrasto alle vicende degli ultimi mesi che hanno pesantemente penalizzato la reputazione di Ferragni. Soprattutto, si legge, quella si inserire Di Guardo nell'organigramma aziendale appare "una mossa che ha tutta l’aria di essere un “commissariamento” di Fabio Damato, storico manager che da anni affianca Chiara Ferragni, anche lui travolto dal pandorogate. Il portafoglio di deleghe della Di Guardo, infatti, si sovrappone perfettamente a quello di Damato".

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