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Roberto Ciufoli difende Pino Insegno: “Su di lui polemiche ingiustificate, studiate a tavolino”

Roberto Ciufoli, che per anni ha affiancato Pino Insegno ne La Premiata Ditta, si schiera dalla parte del conduttore di Mercante in fiera e L’Eredità.
A cura di Daniela Seclì
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Roberto Ciufoli ha rilasciato un'intervista al settimanale Vero, nella quale non solo ha ricordato i suoi trascorsi all'Isola dei famosi, ma ha anche difeso Pino Insegno da coloro che insinuano che sia raccomandato. L'attore ha evidenziato come il collega e amico di una vita abbia tutte le carte in regola per stare in Rai.

Roberto Ciufoli difende Pino Insegno

Non c'è intervista in cui Pino Insegno non debba rispondere della sua amicizia con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni o si veda costretto a ricordare il suo curriculum per evidenziare come la conduzione de L'Eredità e del programma Mercante in fiera siano frutto del merito e non della raccomandazione. Roberto Ciufoli, per anni al fianco di Pino Insegno ne La premiata ditta, è intervenuto per dire la sua a riguardo:

Le polemiche sul suo ritorno in Rai trovo che siano ingiustificate e strumentali, soprattutto quando vanno a toccare non il merito di un artista, che può piacere o no, ma altro. Non accetto il fatto che questi detrattori mettano un punto interrogativo da dove Pino provenga, il suo passato parla, è storia. Sono polemiche studiate a tavolino e non vanno bene. Pino è un professionista, lavora con successo da 40 anni.

Roberto Ciufoli ricorda la sua esperienza all'Isola dei famosi

Roberto Ciufoli ha partecipato alla quindicesima edizione dell'Isola dei famosi, andata in onda nel 2021. L'attore, sulle pagine di Vero, ha ricordato che perse ben 17 chili:

Mi era stato proposto di partecipare fin dalla prima edizione, avevo sempre detto no, poi ho deciso di farla per non morire di fame. Da due anni i teatri erano chiusi per la pandemia, il lavoro era scarsissimo. Il reality rappresentava l’unica forma di guadagno. […] Ho resistito per ottanta giorni, fino alla fine, non è stato facile, ma ho testato le mie capacità e le mie doti di resistenza. Ho capito che è tutta una questione di testa, mi sono serviti anche gli anni trascorsi come boy scout. Sono tornato a casa con l’orgoglio dell’anziano, a L’Isola dei Famosi entravano più maschi alfa che zanzare, ma, dopo mezz’ora, questi ragazzi così muscolosi, senza telefonini e senza social erano morti. Io, che ho un’altra formazione mentale, sono riuscito a resistere, e non è un caso se ho fatto amicizia con un’altra concorrente, che aveva una formazione determinata da sportiva, Isolde Kostner.

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