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Lo sfogo di Nek: “Oggi tutti pensano solo a quello che di negativo fa una persona”

Nek si racconta in una lunga intervista e spiega di aver sofferto le critiche: “Hanno strumentalizzato politicamente una mia canzone”.
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Nek si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera. L'occasione è per parlare del suo ultimo libro, uscito il 14 dicembre per HarperCollins, "A mani nude". Filippo Neviani racconta tutto: i suoi inizi, la sua carriera, le difficoltà fino all'ultimo incidente alla mano: "Volevo condividere qualcosa che era diventato un peso. È stato un lavoro terapeutico. Una serie di sedute di autoanalisi". Poi ammette di aver avuto per anni la critica contro, ancora oggi lo attaccano: "Una canzone sull'aborto che è stata strumentalizzata a livello politico". I brani del cuore di Nek: "La cura di Battiato, inarrivabile. Le rondini di Lucio Dalla, bellezza sconvolgente. Every breath you take, scritta da Sting, è un brano che raggiunge qualsiasi cuore".

L'incidente di Nek

Nek ha raccontato così il suo incidente: "Credo che sia il frutto anche del lockdown che stavo vivendo e nel quale siamo stati tutti messi a dura prova. Un iperattivo come me in gabbia impazzisce". Come è noto, Nek si è tagliato con una sega circolare durante la pandemia: "Mio padre avrebbe detto: sei stato uno sprovveduto". Ma nel momento in cui finiva la frase sarebbe iniziata la preoccupazione e la sofferenza. Primo perché è successo in un luogo che anche lui amava tanto e poi perché sono un musicista".

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Le critiche

Nek ricorda anche le critiche per il brano "In te", canzone sull'aborto presentata nel 1993 tra le nuove proposte: "Sicuramente perché il brano è stato strumentalizzato a scopo politico. Non si trattava più del cantante arrivato per la prima volta a Sanremo ma uno slogan politico da fronteggiare. Tutto quello che ne è scaturito è stata un’intolleranza della stampa che non è andata per il sottile anche negli anni successivi". Più importante il gossip delle canzoni? Nek risponde così: "Oggi è tutto molto veloce. Gli artisti di adesso sono insidiati dal tempo. Oggi sono tutti attenti a chi fa un errore. C’è più interesse alle vicende negative che a quelle positive".

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