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Rimborsopoli M5S, spuntano altri 5 nomi. Di Maio: “Sarà boomerang per gli altri partiti”

La lista dei parlamentari potenzialmente coinvolti nello scandalo si allunga: oltre ai 5 pubblicati sul blog del Movimento, “Le Iene” hanno diffuso i nomi di altri 5 grillini.
A cura di Annalisa Cangemi
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 "Noi chiediamo al ministero dell'Economia di pubblicare tutti i dati di quanto restituito dal M5S". Lo ha detto il leader del M5S Luigi Di Maio arrivando questa mattina al Mef, dove ha chiesto il resoconto delle restituzioni degli esponenti del Movimento al fondo per il microcredito, e ha ribatdito che secondo lui "questa storia si trasformerà in un boomerang per gli altri partiti". La lista di chi ha falsificato i rimborsi si allunga? "Oggi vi facciamo vedere tutto", ha risposto. Ma la documentazione del Mef potrebbe tardare, anche a causa di problemi di privacy: per accedere ai dati occorre infatti una liberatoria firmata dai parlamentari, una delega al Capo Politico Luigi Di Maio che lo autorizzi a recuperare i documenti in possesso all'amministrazione.

Lo scandalo dei mancati rimborsi da parte dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle si allarga. Oltre ai nomi già usciti ieri, cioè quelli di Andrea CecconiCarlo MartelliMaurizio BuccarellaIvan Della ValleEmanuele Cozzolino, pubblicati sul blog del Movimento, sono stati diffusi sul sito delle "Iene" altri presunti furbetti del bonifico: Silvia BenedettiMassimiliano Bernini, Elisa BulgarelliBarbara LezziGiulia Sarti. Ma la vicenda non è ancora chiara.

Di Maio ha verificato che sul "fondo ci sono 23 milioni e 468 mila euro, oggi i dati li potrete vedere tutti", ha spiegato il leader pentastellato uscendo dal Mef . "Questo dato in questi giorni lo sbandiereremo ovunque, sarà un boomerang per le forze politiche che in questi anni hanno rubato ai cittadini. Ci saranno diversi Restitution Day in questa campagna elettorale". I truffatori, assicura, saranno espulsi: "Se avessi difeso questa gente, magari l'avessi anche candidata ministro, questo tema aveva un senso. Ma da noi chi fa il furbo viene messo fuori" mentre "dall'altra parte ci sono autisti di camorristi che vengono candidati. La credibilità sta nella garanzia che le regole sono sacre". E sui mancati controlli sui rimborsi spiega: "Ho sbagliato a fidarmi dell'essere umano, ma c'è tempo per rimediare, queste persone sono state allontanate" 

A proposito delle dimissioni dell'europarlamentare e membro dell'Associazione Rousseau assieme a Davide Casaleggio David Borrelli, che ieri la lasciato il M5S per "motivi di salute", passando però al gruppo misto a Bruxelles, Di Maio non ha fornito alcuna spiegazione: "Dovete chiedere a lui, io non l'ho neanche sentito e non mi ha risposto neanche al telefono". L'europarlamentare ha lasciato proprio ieri il Movimento, nel giorno in cui è esploso il caso dei mancati rimborsi, per un ammanco complessivo di un milione di euro.

Ieri e oggi il telefono cellulare dell'eurodeputato David Borrelli è stato irraggiungibile. Una sua assistente al PE intanto fa sapere che l'europarlamentare è rientrato in Italia, ieri pomeriggio, probabilmente a Treviso, sua città di origine, dopo aver formalizzato la sua decisione. "C'è stata un po' di sorpresa quando ce lo ha detto – spiega una collaboratrice di Borrelli – ma in politica i cambiamenti sono una cosa normale, andiamo avanti nel gruppo dei non iscritti. E' stata una decisione personale: per il momento l'eurodeputato ha preferito non dire i motivi della decisione, ma penso lo farà". Stando al racconto fornito dall'europarlamentare trevigiano Remo Sernagiotto (Noi con l'Italia), che ha volato con Borrelli lunedì scorso nella tratta Venezia-Bruxelles, l'ex grillino sembrava amareggiato: "Sono un po' deluso, perché non condivido certe questioni nel movimento".

La replica di Lezzi

E intanto sono arrivate le prime smentite: "Io sono a posto, ho risolto tutto" – ha detto Barbara Lezzi – "Stamattina ho sentito "Le Iene", posso inviare loro tutti gli estratti conto con gli addebiti regolarmente andati a buon fine. Ho le ricevute, quelle di quattro anni e mezzo fa non erano disponibili on line immediatamente, ma ora le ho avute e le ho mandate a Di Maio e allo staff del M5s" – ha detto la grillina a Radio 24 – "Le Iene hanno fatto un grande lavoro di trasparenza, però mi devono far spiegare prima di accusare. C'è un clima di caccia alle streghe ma questa non è una rimborsopoli perché nessuno ha rubato niente, non c'è reato, nessuno ha preso soldi", ha concluso Lezzi.

E su Facebook ha fornito la sua versione, dicendo di sentirsi tranquilla per la sua buona fede: "Dalle verifiche che ho svolto in banca, risulta un unico bonifico non andato a buon fine. In quei giorni del gennaio 2014 ho effettuato diversi versamenti di cui ho le ricevute, tutti allo sportello, (anche successivamente non sono stati mai eseguiti on line) e l'unica cosa che mi riconosco è la negligenza del non avere seguito l'esito delle operazioni. Esito che per un bonifico è negativo presumibilmente per carenza di fondi".

La difesa di Bernini

"Ieri, attraverso l'home banking della Banca Etica, ho eseguito lo storico dei bonifici effettuati – ha scritto Massimiliano Bernini sul blog, riportando due Iban, uno intestato a fondo per l'ammortamento dei titoli di stato e l'altro intestato a un conto statale per il microcredito alle piccole imprese – "Dall'estratto risulta che vi abbia versato rispettivamente: 1) 18.884,55 euro; 2) 315.607,62 euro" per un "totale di 334.492,17 euro". E pubblica le foto con allegate delle certificazioni. Bernini pubblica la foto degli "storici" relativi ai bonifici versati e, relativamente a quelli diretti al fondo per il microcredito "alla data del 02/01/2018, risulta erroneamente come beneficiario il sottoscritto benché l'Iban sia quello corretto ovvero IT61Z0100003245348018369300", spiega il deputato. "Tuttavia la banca assicura che fa fede l'IBAN e inoltre, qualora il bonifico fosse stato stornato a seguito dell'erroneo beneficiario, sarebbe stato riaccreditato", sottolinea Bernini allegando, come controprova, la foto con le entrate sul suo conto della Banca Etica dal 1/12/2017 al 13/2/2018. Ieri sera su Facebook Bernini ha scritto che presenterà una querela contro le Iene: "In questi 5 anni non ho mai mancato o falsificato un bonifico. Le Iene ne risponderanno nelle sedi opportune".

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