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Elezioni politiche 2018

Rimborsopoli, M5s: “Emerse irregolarità per 5 eletti, saranno messi fuori dalla porta”

Rischia di allargarsi sempre più la rimborsopoli M5s: lo stesso MoVimento comunica su Facebook che i casi emersi dai controlli sono almeno cinque: Cecconi, Martelli, Buccarella, Cozzolino e Della Valle. Domani verranno pubblicati ulteriori dati.
A cura di Stefano Rizzuti
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Cinque nomi in tutto: due sono già noti da giorni, altri tre si sono aggiunti oggi. E ancora non sembra finita. Lo scandalo dei mancati rimborsi da parte dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle rischia di allargarsi ulteriormente e oggi, come comunicato dallo stesso M5s attraverso il suo profilo Facebook, alla lista dei parlamentari inadempimenti si sono aggiunti tre nomi, quelli di Maurizio Buccarella, Ivan Della Valle ed Emanuele Cozzolino. Il primo e il terzo, peraltro, sono candidati per una conferma in Parlamento e non è detto che non riescano a raggiungerla, nonostante il rischio di essere sospesi prima del 4 marzo come successo ad Andrea Cecconi e Carlo Martelli.

Domani il MoVimento pubblicherà ulteriori dati, come scritto nello stesso post su Facebook. Ma intanto annuncia: “Stiamo procedendo con i controlli per mettere fuori dalla porta quelli che non hanno donato tutto quello che avrebbero dovuto”. La minaccia di sospendere o costringere a lasciare il M5s per altri esponenti è concreta. E i nomi di coloro per cui “sono emerse irregolarità” vengono già pubblicati: Andrea Cecconi, Carlo Martelli, Maurizio Buccarella, Ivan Della Valle, Emanuele Cozzolino. “A ognuno di questi è stato chiesto di provvedere immediatamente a versare quanto dovuto”, si legge ancora nel post.

In cinque verso sospensione ma possibile rielezione

Negli scorsi giorni sia Andrea Cecconi che Carlo Martelli avevano annunciato di rinunciare alla candidatura, ma – come già spiegato per il caso di Emanuele Dessì – i candidati rimangono tali dopo la presentazione delle liste e per questo verranno entrambi eletti, uno nelle Marche alla Camera e l’altro in Piemonte al Senato. Stessa sorte potrebbero avere sia Buccarella che Cozzolino.

Buccarella ha possibilità di essere eletto, essendo il secondo nella lista del collegio plurinominale Puglia 02 per il Senato. Ma intanto si è già autosospeso. Allo stesso modo chances anche per Cozzolino, solamente al terzo posto nel collegio plurinominale Veneto 01 ma candidato anche all’uninominale a Rovigo, essendo così in corsa per un seggio alla Camera. Oggi quindi sarebbero quattro su cinque i candidati coinvolti nel caso dei mancati rimborsi che rischiano di non far parte del gruppo M5s in Parlamento nonostante possano venire eletti nelle sue liste. A questi si dovrebbero aggiungere Dessì e il candidato ‘ex massone’ che però ha detto di non voler rinunciare al seggio.

Di Maio: ‘Rimborsi saranno un boomerang per tutti i partiti’

Secondo il capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maioquesta vicenda sarà un boomerang per tutti i partiti che ci stanno attaccando perché ora per i cittadini è chiaro che noi abbiamo restituito 23 milioni di euro mentre gli altri si sono intascati fino all'ultimo centesimo. Il tempo di concludere le verifiche e per chi ha fatto il furbo non ci sarà più posto nel Movimento. Per noi le regole sono sacre e questa è una garanzia per gli italiani”.

Della stessa opinione anche Carla Ruocco. La deputata del M5s a Tgcom24 afferma: “Siamo l'unica forza politica che si è tagliata lo stipendio e ha fatto nascere 7000 imprese. Su circa 37 milioni di euro che abbiamo donato c'è una squadratura ancora da identificare, ma sicuramente si tratta di una quota minimale di persone che hanno fatto in maniera scorretta il bonifico. Questa quota minoritaria sarà identificata e allontanata. È giusto fare subito chiarezza e ci stiamo prendendo tutto il tempo necessario affinché tutti coloro che hanno fatto i furbi non facciano più parte del Movimento”.

Le Iene pubblicano i primi dieci nomi

A far emergere lo scandalo rimborsopoli del M5s è stata per prima la trasmissione di Italia 1 Le Iene. Oggi, sul proprio sito, Le Iene pubblicano una lista di nomi: "Secondo la fonte delle Iene – si legge – ad avere falsificato le restituzioni di parte degli stipendi al Fondo per il microcredito, sarebbero stati questi parlamentari dei Cinque Stelle: Silvia Benedetti; Massimiliano Bernini; Maurizio Buccarella; Elisa Bulgarelli; Andrea Cecconi; Emanuele Cozzolino; Ivan Della Valle; Barbara Lezzi; Carlo Martelli; Giulia Sarti.

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