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Renzi contro la chiusura domenicale dei negozi: “L’obbligo voluto da Di Maio farà licenziare tanti ragazzi”

Matteo Renzi critica la legge annunciata da Luigi Di Maio che prevede l’obbligo di chiusura nei giorni festivi e nei weekend per le attività commerciali. “Obbligare tutti alla chiusura domenicale è assurdo, Di Maio cerca visibilità per inseguire Salvini, ma la conseguenza è che migliaia di ragazzi saranno licenziati”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’annuncio del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, di una misura per far chiudere i negozi la domenica, non viene condivisa dall’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che su Twitter e Facebook attacca la decisione del capo politico del MoVimento 5 Stelle. “Obbligare tutti alla chiusura domenicale – scrive Renzi su Twitter – è assurdo. Di Maio cerca visibilità per inseguire Salvini, ma la conseguenza è che migliaia di ragazzi saranno licenziati. La decrescita è infelice, sempre. E Di Maio si conferma ministro della disoccupazione, non ministro del Lavoro”. Il concetto viene ribadito anche su Facebook, con un altro post un po’ più lungo:

Obbligare tutti alla chiusura domenicale, come vuole Di Maio, significa semplicemente far licenziare tanti ragazzi. Fateci caso: come per il decreto dignità, Di Maio tira fuori queste idee quando è in crisi di visibilità. Gli serve tenere l'attenzione su di lui, altrimenti fagocitato da Salvini. Ma per inseguire i post di Salvini, Di Maio distrugge posti di lavoro. Sostenere che le famiglie si separino perché si lavora anche di domenica significa vivere su Marte. Di Maio si conferma il ministro della disoccupazione: se questo provvedimento sarà approvato, tanti ragazzi perderanno il posto di lavoro. Tanto fanno il reddito di cittadinanza, no?

Ieri Di Maio aveva annunciato novità in materia di commercio, precisando che “entro l’anno” vuole approvare una legge “che impone lo stop nei fine settimana e nei festivi ai centri commerciali, con delle turnazioni e l’orario non sarà più liberalizzato, come fatto dal governo Monti. Quella liberalizzazione sta infatti distruggendo le famiglie italiane. Bisogna ricominciare a disciplinare orari di apertura e chiusura”. La legge in vigore prevede che le attività commerciali non abbiano alcun obbligo di “rispetto di orari di apertura e chiusura e della chiusura domenicale e festiva”. Da una parte, Filcams (Cgil) e Confcommercio plaudono all’iniziativa di Di Maio, chiedendo una “regolamentazione minima e sobria”. Dall’altra c’è la Grande distribuzione organizzata che prevede 40-50mila tagli ai posti di lavoro con il ritorno delle chiusure domenicali.

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