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Regionarie M5S, tribunale conferma sospensione. Giulivi: “Escluso in maniera illegittima”

L’attivista palermitano Mauro Giulivi, autore del ricorso contro le Regionarie siciliane del M5S, ha deciso di rendere la propria versione dei fatti e spiegare il motivo della sua azione: “Sono stato escluso dai candidati al Consiglio Comunale di Palermo in maniera illegittima e, nonostante volessi firmare il codice etico, non sono stato messo nelle condizioni di farlo, e anche questo è stato riconosciuto dal giudice”. Il tribunale di Palermo ha confermato la sospensione dell’esito delle regionarie.
A cura di Charlotte Matteini
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Aggiornamento: Il tribunale di Palermo ha sospeso l'esito delle Regionarie del M5s. La sentenza conferma la decisione provvisoria del 12 settembre con la quale era stato accolto il ricorso dell'attivista Mauro Giulivi. Il giudice Claudia Spiga ha bloccato il provvedimento del MoVimento a carico di Giulivi, decidendo di sospendere l'esecuzione delle determine del 4 luglio con cui sono stati individuati i 16 candidati più votati a Palermo. Con la sentenza depositata oggi si blocca anche l'esito del secondo turno che ha visto la vittoria e la designazione a candidato alla presidenza della regione Sicilia di Giancarlo Cancelleri.

La sospensione dei risultati delle Regionarie siciliane e il "congelamento" della vittoria del candidato presidente del Movimento 5 Stelle da parte del tribunale intervenute lo scorso 12 settembre potrebbero provocare problemi all'interno del Movimento, sia a livello locale che nazionale. Il ricorso è stato intentato da Mauro Giulivi, attivista grillino che ha subito l'esclusione dalla competizione regionale online per dissidi interni originati dalla presunta mancata accettazione del codice comportamentale del M5S all'epoca delle "comunarie" palermitane della scorsa primavera. A seguito delle numerose minacce ricevute nel corso di questa settimana da parte di molti sostenitori del Movimento 5 Stelle, Giulivi ha deciso di rendere la propria versione dei fatti all'agenzia di stampa Agi:

Signor Giulivi, si aspettava che alla fine dell'udienza cautelare il giudice avrebbe sospeso, seppure in via interlocutoria, l'esito delle ‘regionarie'?

"Si, me lo aspettavo. Leggendo le carte è facile rendersi conto che la mia esclusione sia avvenuta in maniera illegittima e senza una reale motivazione e ciò è stato riconosciuto anche dal giudice, ed è grave che il Movimento non rispetti tale decisione. Non è la prima volta che un tribunale si esprime su simili questioni".

Nel suo post del 12 settembre scrive "non possiamo permetterci sbavature, noi che siamo l'unica alternativa per la Sicilia e per il nostro Paese". Gli attriti con il M5S mi pare inizino a fine del 2016 e i fatti recenti sono un diretto strascico di quelle maledette ‘comunarie’. C'è ancora un "noi"?
"Sono stato escluso dai candidati al Consiglio Comunale di Palermo in maniera illegittima e, nonostante volessi firmare il codice etico, non sono stato messo nelle condizioni di farlo, e anche questo è stato riconosciuto dal giudice. C'è ancora un noi, certamente, ed è fatto da chi difende la legalità, l'ambiente, da chi porta avanti i principi cardine del Movimento 5 Stelle, che sono sempre quelli, non cambiano".

Proseguendo, Giulivi attacca la "strategia" del Movimento e sottolinea che questo approccio stia profondamente compromettendo i principi fondanti del M5S: "Il Movimento 5 Stelle ha fatto della trasparenza e dell'onestà le proprie bandiere. Se c'è chi sta portando avanti  strategie di eliminazione sta creando un grosso danno al Movimento. Si può lavorare tutti insieme se si pone fine a questi comportamenti, contrari alla legge, discriminatori e tipici della vecchia politica. Il Movimento 5 Stelle è altro".

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