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Vaccino AstraZeneca, perché Aifa ha ritirato un lotto: cosa sta succedendo

L’Aifa ha sospeso la somministrazione di un lotto del vaccino di AstraZeneca, come misura precauzionale, dopo che si sono registrate delle morti sospette: “Dobbiamo continuare a credere nel valore di questi vaccini, il rapporto fra il beneficio e il rischio resta favorevole. Bisogna considerare questi eventi con molta tranquillità. In attesa di raccogliere maggiori elementi anche attraverso la risposta dell’autopsia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Oggi il presidente del Consiglio Mario Draghi fornirà delle spiegazioni sul caso AstraZeneca, dopo che l'Aifa ne ha deciso, in via precauzionale, il divieto d'utilizzo del lotto ABV2856 della casa farmaceutica su tutto il territorio nazionale, dopo tre casi sospetti di morte, a seguito di una somministrazione del siero. Anche se, ha precisato l'agenzia, non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e le reazioni avverse gravi, e saranno necessarie ulteriori indagini. Dosi appartenenti a questo lotto sono state distribuite in tutta Italia. In ogni lotto del vaccino dell'azienda ci sono circa 500mila. Draghi ne parlerà quando dall'hub vaccinale di Fiumicino presenterà il nuovo piano vaccinale per l'Italia.

Il direttore dell'agenzia del farmaco Magrini torna a parlare del caso sul Corriere della Sera: "Dobbiamo continuare a credere nel valore di questi vaccini, il rapporto fra il beneficio e il rischio resta favorevole. Bisogna considerare questi eventi con molta tranquillità e credere nella validità della campagna di profilassi. Il preparato di AstraZeneca è capace di prevenire la malattia e gli effetti gravi" ha detto. "In attesa di raccogliere maggiori elementi anche attraverso la risposta dell'autopsia", del militare deceduto a Catania, per un arresto cardiaco avvenuto 48 ore dopo la somministrazione del vaccino. Anche se il collegamento tra i due eventi non sarebbe affatto automatico. Come misura cautelativa Aifa ha temporaneamente sospeso il lotto del vaccino ella società anglo-svedese "fino a quando avremo elementi certi per escludere o confermare il nesso causale con gli episodi verificatisi in Italia".

Ma la preoccupazione resta, dopo che anche Danimarca, Norvegia e Islanda hanno annunciato la sospensione della vaccinazione con AstraZeneca. E oggi il primo ministro della Thailandia Prayut Chan-o-cha e i ministri del suo governo hanno deciso di cancellare le vaccinazioni contro il coronavirus con questo siero, previste per oggi. In Danimarca le autorità hanno spiegato il blocco è arrivato dopo segnalazioni "di gravi casi di coaguli nel sangue tra le persone vaccinate", una delle quali è morta. Ma anche nel Paese del Nord Europa "non è stato determinato, al momento, che ci sia un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue". La somministrazione è stata sospesa per due settimane, in attesa di una una nuova valutazione.

La Francia invece ha detto che continuerà a utilizzare il siero: "Ho investito della questione l'Agenzia nazionale per la sicurezza del farmaco. Secondo loro, non c'è motivo di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca", ha detto il ministro della Salute francese Olivier Véran.

E l'Australia, che da AstraZeneca ha ottenuto 54 milioni di dosi, ha fatto sapere che continuerà a somministrare il vaccino contro il Covid-19. Il responsabile medico del governo di Canberra, Paul Kelly, ha detto appunto si proseguirà con le vaccinazioni, pur senza minimizzare le segnalazioni di coagulazioni del sangue.

Il premier Draghi ha cercato rassicurazioni in colloquio telefonico con la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. Durante la conversazione la presidente della Commissione Ue "ha comunicato che l‘Ema ha avviato una ulteriore review accelerata" sui vaccini di AstraZeneca, spiegando però che non c'è alcuna evidenza, al momento, di nessi causali tra i casi di trombosi che sono stati registrati nei giorni scorsi in tutta Europa e la somministrazione di tale vaccino. Per l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) si può continuare a utilizzare il vaccino anti-Covid in attesa delle indagini sui coaguli di sangue.  La posizione del comitato per la sicurezza dell'Ema (PRAC) è che "i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e il vaccino può continuare a essere somministrato mentre sono in corso le indagini sui casi di eventi tromboembolici".

AstraZeneca ieri si è difesa, diffondendo un comunicato: "Da un'analisi dei nostri dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino Astrazeneca contro COVID-19".

I decessi dopo la somministrazione del vaccino

I casi sospetti sono stati registrati in Sicilia. Si indaga sulla morte di un militare in servizio ad Augusta (Siracusa), Stefano Paternò, 43 anni, originario di Corleone, ma residente a Misterbianco (Catania), morto per un arresto cardiaco nella sua abitazione. L'uomo si era sottoposto il giorno precedente alla prima dose di vaccino Astrazeneca dello stesso lotto sospeso dall'Aifa. Sul caso la Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia. Una decina le persone risultano iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo: dalla società Astrazeneca fino al personale sanitario dell'ospedale militare.

La Procura di Catania ha invece aperto un fascicolo, al momento senza indagati e ipotizzando l'omicidio colposo, a seguito della morte di Davide Villa, 50 anni, agente della squadra mobile di Catania, deceduto 12 giorni fa dopo l'inoculazione del vaccino. Anche in questo caso si trattava di una dose proveniente dal lotto vietato in via precauzionale.

I magistrati hanno poi disposto accertamenti per confermare che un altro militare, deceduto a Trapani 48 ore dopo la somministrazione del vaccino. "Allo stato non vi sono evidenze da cui desumere che l'infarto sia stato causato o anche concausato dal vaccino, ma sono in corso altri accertamenti di tipo istologico", ha spiegato all'Ansa il procuratore facente funzioni di Trapani, Maurizio Agnello.

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