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Stop alle auto a benzina e diesel dal 2035, scontro in Ue: Meloni ne parlerà con Von der Leyen

Da un lato l’Unione europea che non vuole fare passi indietro, dall’altro la Germania che spinge per includere gli e-fuel. L’Italia, nel mezzo, cerca di evitare una misura “svantaggiosa”. Sulle auto inquinanti non c’è accordo in Ue.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'Ue spinge, in tutte le sue componenti, per andare avanti sullo stop alle automobili a motore endotermico dal 2035. Per i veicoli inquinanti, che si alimentano con i combustibili fossili, l'Unione europea aveva individuato una data spartiacque, da subito criticata fortemente da una serie di Paesi. Primi tra tutti Germania e Italia, e non è un caso – ovviamente – che si tratti di Stati produttori di automobili. Nei giorni del Consiglio europeo, però, si cerca un accordo per proseguire con l'iter legislativo. Stamattina ha cominciato il cancelliere tedesco, spiegando che è "davvero solo una questione di trovare il modo giusto in maniera pragmatica per attuare questa promessa che la Commissione ha fatto molto tempo fa". Ma a quale promessa si riferisce Scholz? "Dovrebbe esserci un regolamento proposto dalla Commissione europea per garantire che dopo il 2035 i veicoli che possono essere utilizzati esclusivamente con e-fuel possano continuare ad essere registrati".

La Germania punta tutto sugli e-fuel, ovvero i biocarburanti. Ma attenzione, ha precisato subito il commissario Timmermans: "L'accordo già prevede un passaggio sugli e-fuel, tutto ciò che stiamo facendo è essere più espliciti sul significato di questo passaggio. Qualsiasi altra cosa riaprirebbe l'intero accordo, non è quello che stiamo facendo". Insomma, di riconsiderare quanto deciso finora non se ne parla. È d'accordo anche la presidente del Parlamento Ue Metsola: "Abbiamo bisogno di una prevedibilità legislativa – ha detto – il provvedimento aveva completato il suo iter, non possiamo tornare indietro sugli accordi perché si danneggerebbero la fiducia tra i co-legislatori e la credibilità del processo legislativo".

Quindi nessun passo indietro dall'Ue, la Germania che spinge sui biocarburanti. E l'Italia? La soluzione di compromesso che avrebbero trovato il cancelliere tedesco e la Commissione resta "svantaggiosa" per il nostro Paese. Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che non c'è alcuna apertura dall'Italia a questa proposta, ma che Meloni spiegherà a Von der Leyen – tra oggi e domani – la linea del suo governo sulla questione dello stop alle auto.

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