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Sondaggi elettorali, per il 73% degli elettori il M5S non perde punti per colpa di Salvini

Secondo una rilevazione condotta da Emg Acqua per Agorà il calo di consensi del Movimento Cinque Stelle non dipenda dalla Lega, cioè dall’aver seguito la linea dettata dal vicepremier leghista Matteo Salvini. Ill 22% è invece convinto che la perdita di preferenze sia proprio legata a questo motivo.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo un sondaggio Emg Acqua, presentato oggi durante il programma tv Agorà su Raitre, la maggioranza degli elettori, il 73%, pensa che "il calo di consensi del Movimento Cinque Stelle non dipenda dalla Lega ovvero dall'aver seguito la linea del partito guidato da Salvini". Al contrario il 22% è convinto che la perdita di preferenze sia legata proprio a questo motivo. L'indagine è condotta su un campione di 1.748 persone, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. La raccolta delle informazioni è avvenuta ieri, 12 febbraio 2019. Il 54% degli elettori preferirebbe una coalizione Lega-centrodestra: la maggior parte dei cittadini intervistati quindi sarebbe in linea con il risultato del voto in Abruzzo di domenica scorsa. Per il 44% invece è meglio l'attuale governo formato da Lega e Movimento Cinque Stelle.

Il dato interessante è l'inedito testa a testa nella classifica di gradimento dei membri del governo tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Il ministro degli Interni resta il leader che riscuote maggiore fiducia in Italia, con una percentuale del 50% degli intervistati, in crescita dell'1% rispetto alla rilevazione della settimana scorsa. Il premier Conte con il 48% risulta in risalita di un punto rispetto alla stessa rilevazione della settimana scorsa. In questa crescita di popolarità per il presidente del Consiglio potrebbero aver inciso gli attacchi subito a Strasburgo, da parte di Guy Verhofstadt, da cui Conte si è difeso, proclamandosi poi il vero leader di questo governo. Però la maggioranza degli elettori, il 72%, non voterebbe comunque un partito fondato dall'attuale premier Giuseppe Conte. Solo L'8% degli intervistati gli darebbe la sua fiducia.

Luigi Di Maio si trova al terzo posto, in calo di un punto, al 41%, mentre Giorgia Meloni, dopo la vittoria del suo candidato Marsilio, eletto governatore in Abruzzo è al 21%. Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, primo finora nella corsa alle primarie del Pd del prossimo 3 marzo, resta stabile al 20%, così come Maurizio Martina (16%). In leggera crescita Berlusconi al 15% (+1%)", che negli ultimi giorni è intervenuto più volte nei talk show, con appelli, anche molto duri, agli italiani, ‘colpevoli', secondo il suo giudizio, di non aver votato o di non aver votato bene.

Per quanto riguarda invece la Tav, la maggioranza degli elettori, esattamente il 43%, ritiene che il governo non debba tenere conto dell'analisi costi-benefici sull'alta velocità Torino-Lione, richiesta dal MIT, perché la decisione sulla realizzazione di quest'opera dovrebbe essere esclusivamente di natura politica. Sono soprattutto gli elettori Cinque Stelle a pensarla in questo modo (45%), seguiti dagli elettori del Pd (44%). Per il 37% degli intervistati invece l'esecutivo deve seguire il parere della Commissione tecnica guidata dal professor Marco Ponti.

Gli elettori sono stati interpellati anche sulla crisi diplomatica tra Francia e Italia: il 40% pensa che abbiano ragione Matteo Salvini e Luigi Di Maio. La stessa percentuale ha detto invece di non essere sufficientemente informato per fornire una risposta.

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