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Scurria (Fdi) a Fanpage.it: “Obiettivo del governo è rivedere quasi totalmente il Pnrr”

Intervistato da Fanpage.it, il senatore di Fratelli d’Italia Marco Scurria – segretario della commissione Politiche Ue del Senato – spiega la strategia del governo Meloni, per provare a rimediare a difficoltà e ritardi, nell’attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza. Nell’intervista, Scurria parla anche degli altri temi al centro del rapporto tra Italia e Europa: guerra in Ucraina, migranti, diritti Lgbt. E sulle elezioni europee del 2024 dice: “Fratelli d’Italia punta a portare i Conservatori alla guida dell’Unione, per sostituire i Socialisti nell’alleanza con i Popolari”.
A cura di Marco Billeci
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"Ci sono una serie di progetti in questo Pnrr, che sono impossibili da fare entro la metà del 2026, data in cui noi dovremmo consegnare le opere a Bruxelles". Così intervistato da Fanpage.it, il senatore di Fratelli d'Italia Marco Scurria – membro della commissione Politiche Ue di palazzo Madama- spiega le difficoltà e i ritardi, nell'attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza, finanziato dai fondi europei. Di conseguenza, continua Scurria, la strategia del governo è quella "di rivedere quasi totalmente il Pnrr, per immaginare obiettivi credibili, che possono essere raggiunti. Nei termini della trattativa con la Ue per la revisione del piano, assicura il senatore,  non c'è l'opzione di rinunciare a una parte dei prestiti, del Next Generation Eu: "non ci possiamo permettere di non spendere soldi nel momento in cui ci troviamo". Scurria punta però il dito contro i governi Conte bis e Draghi che hanno costruito il Pnrr italiano: "chi lo ha fatto, forse non si era reso conto esattamente di quello che stava chiedendo".

I migranti e lo scontro con la Francia

Altro argomento chiave del dibattito europeo è quello dell'immigrazione. Recentemente, il tema è stato al centro del faccia a faccia, a margine del G7 in Giappone, tra la premier Meloni e il presidente Macron, dopo i frequenti scambi di accuse, tra i governi italiano e francese.  Scurria sospetta che quella siglata tra Meloni e Macron sia solo una tregua e che la questione dei migranti possa essere ritirata fuori dai vertici dell'esecutivo francese nei prossimi mesi. L'esponente di Fdi considera strumentali le critiche degli uomini di Macron al nostro governo: "usano il tema dell'immigrazione, per motivi di politica interna". Nello stesso tempo, il senatore sottolinea come "lo stesso giornale francese Le Figaro dice che in questo scontro è la Francia a essere isolata politicamente e che il governo Meloni sta facendo le cose giuste".

Rimane il fatto che i numeri degli sbarchi sulle nostre coste sono in forte aumento, rispetto agli anni precedenti, e Meloni sembra non riuscire a a mettere in campo una strategia efficace, per la gestione del fenomeno. Ribatte Scurria: "Noi abbiamo scelto un approccio istituzionale alla questione lavorando su accordi internazionali". Il senatore meloniano rimarca due punti chiave nell'approccio del governo di centrodestra sull'immigrazione. "Il primo punto è il rapporto con l'Unione europea – dice –  il secondo è quello che abbiamo definito il piano Mattei, un progetto generale, su come rapportarsi con gli Stati africani". Secondo Scurria: "C'è bisogno di una cooperazione con i Paesi di partenza dei migranti, che non sia predatoria, come è stata fino adesso da parte di tanti Stati europei, ma che aiuti questi Paesi a crescere, a stabilizzarsi e a trovare un destino diverso, per chi nasce e cresce lì".

La guerra in Ucraina

Nel G7 di Hiroshima si è parlato ovviamente molto anche della guerra in Ucraina. La notizia che nei prossimi mesi alcuni Stati potrebbero inviare i caccia a Kiev sembra indicare la prospettiva di un conflitto, destinato a prolungarsi ancora a lungo. Il nostro governo mette in conto questa eventualità e non teme che, con il trascorrere del tempo, il sostegno dell'opinione pubblica italiana agli ucraini possa affievolirsi? "Noi pensiamo che un governo debba fare le cose giuste – risponde Scurria -. Dii fronte all'aggressione russa, non c'è nulla di più giusto che stare accanto all'Ucraina". E sul supporto popolare a questa posizione, il politico di Fratelli d'Italia replica: "Anche Churchill perse le elezioni dopo la Seconda Guerra Mondiale, ma fece la cosa giusta. Tuttavia non penso che perderemo le elezioni, perché credo che l'opinione pubblica sia consapevole di quanto è importante oggi testimoniare la vicinanza all'Ucraina".

I diritti Lgbt

Il vertice dei grandi della terra in Giappone, per Meloni è stato segnato anche dalle critiche ricevute dal primo ministro canadese Trudeau, che si è detto preoccupato, per il rispetto dei diritti Lgbt in Italia. Le parole di Trudeau hanno riacceso la polemica sul riconoscimento dei diritti delle famiglie arcobaleno. A metà marzo il centrodestra – i commissione Politiche Ue al Senato (organismo di cui Scurria è segretario) – aveva bocciato il certificato europeo di filiazione, un documento che permetterebbe ai figli di tutte le coppie, comprese quelle dello stesso sesso, di avere gli stessi diritti, in tutta Europa. Dopo il voto, le opposizioni e molte realtà del settore hanno accusato la maggioranza di fare propaganda,  sulla pelle dei bambini.

"Questa è una situazione un po' surreale – ribatte Scurria -. Non c'è mai c'è stato un bambino di genitori omosessuali che è stato discriminato in Italia". L'obiettivo della maggioranza, spiega, è invece quello di contrastare qualsiasi forma di gestazione per altri, anche se avvenuta all'estero. "Per questo abbiamo presentato un disegno di legge per rendere la maternità surrogata reato universale, perché pensiamo che il corpo di una donna non possa essere affittato per nessun motivo", dice il senatore.

Prosegue Scurria: "il certificato di filiazione europea aprirebbe una porta terribile e rischierebbe di diventare un passepartout per spianare la strada all'utero in affitto". Il politico meloniano ricorda come, parlando davanti alla commissione del Senato, anche il presidente della Corte di Cassazione si è espresso contro il provvedimento. E riguardo ai rilievi di Trudeau, ribatte: "in Canada, l'utero in affitto è legale, quindi, quando il presidente canadese si preoccupa dei diritti in questo settore, ha una concezione molto diversa, rispetto alla nostra".

L'ultima battuta dell'intervista è dedicata all'appuntamento politico chiave dei prossimi mesi: le elezioni europee del 2024.  Scurria non nasconde che l'obiettivo del di Meloni è portare lo schieramento di cui fa parte in Ue, quello dei Conservatori, al governo assieme ai Popolari. "Oggi a guidare l'Europa – dice il senatore – c'è un alleanza basata su Popolari, Socialisti e Liberali, che è sostanzialmente un ibrido culturalmente e politicamente  non sostenibile". E conclude: "noi vogliamo costruire una coalizione più omogenea, di centrodestra, esattamente come quella che governa in Italia o in altri Paesi europei".

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