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Salvini precetta lo sciopero dei trasporti del 29 novembre, durerà solo quattro ore

In vista dello sciopero generale del 29 novembre, che coinvolge tutti i settori pubblici e privati, dalla sanità alla scuola, ad eccezione del trasporto ferroviario, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha precettato lo sciopero del trasporto pubblico locale, che così durerà solamente quattro ore. Cgil e Uil si sono opposte alla decisione, annunciando ricorsi.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha firmato l'ordinanza di precettazione per lo sciopero dei trasporti di venerdì 29 proclamato da Cgil e Uil, nell'ambito dello sciopero generale che coinvolgerà più settori. Durerà solamente quattro ore. La decisione è stata annunciata il seguito all'incontro avvenuto oggi pomeriggio nella sede del ministero. È l'ennesima volta che il ministro precetta uno sciopero:"Per evitare agli italiani l'ennesimo venerdì di caos, ho deciso di intervenire direttamente", ha commentato.

I sindacati promotori hanno già fatto sapere che impugneranno la decisione: "Noi rispettiamo le regole, ci rivolgeremo alla magistratura", ha detto il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri. "In 25 mesi di governo 518 scioperi proclamati e 374 effettuati a livello nazionale, più di uno sciopero al giorno. Esiste il diritto allo sciopero per i sindacalisti, esiste anche il diritto alla mobilità, alla salute ed al lavoro di tutti gli altri italiani", ha aggiunto il ministro dei Trasporti.

L'agitazione in teoria avrebbe dovuto durare 24 ore, dalle 21 di giovedì 28 novembre alle 21 di venerdì 29 novembre. Lo sciopero generale coinvolge tutti i settori pubblici e privati dalla sanità alla scuola ad eccezione del trasporto ferroviario e del trasporto merci su rotaia. A rischio comunque il trasporto pubblico locale.

Ieri il Garante aveva chiesto di limitare lo sciopero relativamente ai settori del trasporto passeggeri, che dovrebbe essere di 8 ore, dal momento che si profilava "il fondato pericolo di un pregiudizio grave ed imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati".

Prima la convocazione per ridurre lo sciopero, poi la precettazione

In una delibera la Commissione di garanzia sugli scioperi aveva segnalato al ministro la concentrazione di una pluralità di scioperi, alcuni dei quali già indicati come illegittimi, rilevando che tale addensamento avrebbe provocato un pregiudizio grave al diritto alla mobilità dei cittadini utenti. Fonti del dicastero di Porta Pia ieri avevano fatto sapere che il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, raccogliendo la richiesta della Commissione di garanzia sugli scioperi, aveva invitato le parti sociali a portare a sole quattro ore la mobilitazione annunciata.

L'obiettivo del ministro Matteo Salvini, avevano sottolineato le stesse fonti, era quelli di limitare appunto i disagi per i cittadini. Oggi, con una lettera ufficiale del Mit, Salvini aveva quindi convocato le organizzazioni sindacali. Al termine del vertice, la soluzione scelta è stata quella della precettazione.

Dallo sciopero generale era stato comunque eliminato il settore ferrovie, che ha già scioperato lo scorso fine settimana, provocando rallentamenti in tutta Italia e la cancellazione di diversi treni. Secondo il Garante sugli scioperi con la proclamazione della mobilitazione generale del 29 novembre, Cgil e Uil avrebbero violato le regole sulla ‘rarefazione oggettiva’, in particolare nel settore trasporti. Per questo era stato chiesto di eliminare dalla mobilitazione non solo il settore trasporti, ma anche sanità e giustizia. Già lo scorso anno, a novembre, si era verificato li stesso braccio di ferro tra governo e sindacati sullo sciopero generale, e Salvini aveva bloccato la mobilitazione con la precettazione.

Cgil e Uil finora avevano tirato dritto e confermato lo sciopero di otto ore dei trasporti nell'ambito dello sciopero generale di venerdì 29 novembre contro la manovra di bilancio. Le organizzazioni avevano risposto alla Commissione di garanzia sugli scioperi al Mit, confermando "lo sciopero generale del 29 novembre nei termini e con le articolazioni" già indicate nella proclamazione. La precettazione, però, espone a forti rischi coloro che scioperano comunque oltre il tempo consentito. Resta in ogni caso escluso il trasporto ferroviario.

Quali sono i settori che scioperano venerdì 29 novembre

Alla fine lo sciopero riguarderà tutti i settori pubblici e privati dalla sanità alla scuola ad eccezione del trasporto ferroviario e del trasporto merci su rotaia. Aderiscono allo sciopero medici e veterinari, ma sono da considerarsi inclusi nello stop anche tutti gli altri mezzi di trasporto, come bus, tram, metropolitane, con orari che possono variare da città a città.

Resta da vedere quali saranno le conseguenze della precettazione, ma sono possibili disagi anche per navi e traghetti, compresi i collegamenti da e per le isole maggiori. Si ferma anche rete autostradale: il personale di Autostrade sciopera dalle 22 di giovedì 28 novembre alle 22 del giorno seguente, venerdì 29 novembre.

Ita ha pubblicato la lista dei voli interessati dalla protesta: la compagnia ha cancellato 41 voli nazionali, di cui 39 previsti nel giorno dello sciopero. Venerdì si fermano anche i lavoratori di SEA, di Aviapartner Handling e delle aziende Dussman Service e SPD che operano negli aeroporti di Linate e Malpensa, dove incrociano le braccia anche i dipendenti di AGS Handling. Nell’aeroporto di Venezia-Tessera, invece, si asterrà dal lavoro il personale di Aviation Services. Nella stessa giornata è previsto lo sciopero della low-cost ungherese Wizz Air.

Sul sito dell'Enac, Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, vengono specificate le fasce di garanzia. Si legge che "durante gli scioperi vi sono le fasce orarie di tutela, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati. Inoltre informazioni dettagliate sull’operatività del proprio volo possono essere richieste alla compagnia aerea di riferimento".

Le motivazioni dello sciopero generale

Lo sciopero generale è stato indetto da Cgil e Uil, per protestare contro la manovra 2025, per la quale secondo i sindacati è arrivata una convocazione tardiva da parte di Palazzo Chigi. "La situazione nella nostra regione è drammatica – hanno scritto oggi in una nota Cgil e Uil, confermando la mobilitazione del 29 – con il 65 per cento dei lavoratori che percepisce meno di 25mila euro annui, pari a poco più di 1.400 euro netti al mese. Il potere d'acquisto è calato del 5 per cento per gli operai e del 4 per cento per gli impiegati, mentre il divario salariale di genere si aggrava: un'operaia guadagna in media 6.920 euro in meno rispetto a un operaio, e il gap raggiunge i 38mila euro tra dirigenti uomini e donne. Il numero di contratti a tempo determinato è più che raddoppiato dal 2008, passando da 143mila a 294mila, e il 60 per cento dei contratti attivati nel 2022 durava meno di un mese, con oltre il 30 per cento della durata di un solo giorno. Mancano inoltre, nella manovra, investimenti concreti per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro".

Non partecipa invece la Cisl, e il motivo è stato spiegato dal segretario Luigi Sbarra: "Usare la mobilitazione generale in modo compulsivo, oltre ad allontanare le persone dal sindacato, porta a toni sempre più alti e a un clima sempre più irrespirabile nei luoghi di lavoro e nelle comunità", ha spiegato in un'intervista al QN. "Uno schema sbagliato – ha detto – che crea disagio tra lavoratori e cittadini, infuoca inutilmente le relazioni industriali – prosegue – allontana il mondo del lavoro dai luoghi di decisione".

"Da sempre – ha aggiunto guardiamo allo sciopero come allo strumento di extrema ratio, una scelta anche dolorosa, perché implica il fallimento del momento negoziale e sacrifici per i lavoratori. Lo sciopero rimane uno strumento sindacale, finalizzato a portare risultati tangibili per le persone e non a esprimere opposizione a un governo o a un'area politica".

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