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Manovra 2025

Fuori dallo sciopero generale del 29 novembre settori trasporti, sanità e giustizia: richiesta del Garante

Secondo il Garante sugli scioperi con la proclamazione della mobilitazione generale del 29 novembre, Cgil e Uil violerebbero le regole sulla ‘rarefazione oggettiva’, in particolare nel settore trasporti. Per questo è stata chiesta l’esclusione di alcuni settori, trasporti, sanità e giustizia, dallo sciopero generale previsto per fine mese.
A cura di Annalisa Cangemi
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Mobilitazioni troppo ravvicinate tra loro. Il Garante sugli scioperi ha chiesto di escludere i trasporti, la sanità e la giustizia dallo sciopero generale previsto per il prossimo 29 novembre. L'agitazione è stata organizzata da da Cgil e Uil contro la manovra 2025 (Cisl non partecipa), ed è stata confermata anche dopo l'incontro delle parti sociali con Giorgia Meloni lo scorso lunedì: la convocazione a Palazzo Chigi secondo i sindacati è stata tardiva. Per il 29 novembre si prevede dunque giornata di forti disagi per i passeggeri, con il blocco di treni, autobus, metro, tram, autostrade e aerei: l'agitazione dovrebbe infatti durare 24 ore, dalle 21 di giovedì 28 novembre alle 21 di venerdì 29 novembre.

Il Garante ha richiesto però ai sindacati l'esclusione di alcuni settori con una comunicazione inviata nel tardo pomeriggio di ieri. Secondo la Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, si verificherebbe la violazione della regola della rarefazione oggettiva, ovvero la regola del rispetto di un intervallo minimo di 10 giorni tra gli scioperi precedentemente proclamati nello stesso settore, e della rarefazione riferita al trasporto passeggeri, che non consente la concentrazione tra scioperi, e che dovrebbe imporre di conseguenza ai soggetti sindacali di distanziare le azioni di sciopero che vi incidono.

Cosa ha detto il Garante sugli scioperi ai sindacati

La Commissione ricorda infatti che risultano "precedentemente proclamati" altri scioperi, come quello di 24 ore dal 23 al 24 novembre del personale del trasporto ferroviario e merci su rotaia, quello del personale Trenitalia direzione Business regionale Piemonte e Valle d'Aosta negli stessi giorni, quello del personale del ministero di Giustizia il 25 novembre e del personale della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa e delle professioni sanitarie del Ssn (Sistema sanitario nazionale).

La Commissione segnala anche la violazione della regola della rarefazione al trasporto passeggeri, secondo la quale non è consentita la concentrazione tra scioperi generali e/o tra scioperi generali e scioperi di settore, limitatamente ai settori dei trasporti passeggeri, in considerazione del fatto che è stato precedentemente proclamato dalle Confederazioni nazioni di Cub e Sgb uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private, per l'intera giornata del 29 novembre 2024.

La Commissione invita pertanto Cgil e Uil a stoppare lo sciopero per i settori coinvolti dalle atre mobilitazioni, e i sindacati ora hanno cinque giorni di tempo per rispondere alla Commissione. "Abbiamo ricevuto ieri la lettera da parte della Commissione, che stiamo verificando in queste ore e quanto prima faremo sapere le nostre valutazioni", è il commento del leader della Uil Pierpaolo Bombardieri. Stessa posizione della Cgil che sta esaminando la richiesta della Commissione per esprimersi poi nel merito.

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