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Scholz a Roma vede Meloni e Mattarella, cancelliere tedesco: “Sui migranti non vi lasceremo soli”

Oggi il cancelliere tedesco Scholz è atteso a Roma, dove incontrerà la premier Meloni e il Presidente Mattarella. Immigrazione e Ucraina al centro dei colloqui.
A cura di Annalisa Cangemi
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Oggi il cancelliere tedesco Scholz è atteso a Roma, per un incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e con il Presidente della Repubblica Mattarella. "Dopo la visita inaugurale della presidente del Consiglio Meloni a Berlino qualche mese fa, sono ora io a recarmi a Roma per colloqui politici con lei e con il presidente della Repubblica Mattarella. Lavoriamo bene insieme a livello dell'Unione europea, nell'ambito della Nato e del G7", ha detto Scholz in un'intervista al Corriere della Sera. 

"Le relazioni tra Italia e Germania sono strette, basate sulla fiducia e molto solide". E questo vale non solo per i nostri Paesi e le nostre società, ma anche per la cooperazione con il governo italiano", ha aggiunto. Secondo il quotidiano i colloqui di oggi ruoteranno attorno al Piano di azione italo-tedesco, che verrà firmato in autunno nel vertice intergovernativo tra Roma e Berlino, che si terrà in Germania: si tratta di un accordo che darà una cornice istituzionale alle relazioni tra i due Paesi.

Cosa propone la Germania sull'immigrazione

Sull'immigrazione il cancelliere tedesco ha ricordato che l'Italia non può essere lasciata sola. "Italia, Grecia e gli altri Paesi mediterranei affrontano una sfida enorme, poiché il numero dei rifugiati che arrivano ai loro confini è in aumento. Non possiamo lasciare l'Italia e gli altri Paesi da soli, ma dobbiamo adottare un approccio di solidarietà e responsabilità", ha spiegato ancora Olaf Scholz.

"La Germania da parte sua è particolarmente colpita dall'immigrazione secondaria: lo scorso anno non solo più di un milione di donne e uomini provenienti dall'Ucraina sono fuggiti nella Repubblica Federale, ma anche 230 mila rifugiati provenienti da altri Paesi sono venuti da noi, nonostante non abbiamo un confine esterno dell'Ue", ha sottolineato il cancelliere tedesco.

"Pertanto", ha aggiunto, "abbiamo bisogno di una distribuzione solidale di responsabilità e competenza fra gli Stati membri dell'Ue nonché del rispetto degli standard per chi richiede protezione nelle procedure di asilo e di integrazione negli Stati dell'Ue".

Il governo tedesco, ha insistito Scholz, "è fortemente impegnato in una riforma del Sistema europeo comune d'asilo": "a nostro avviso ciò richiede ulteriori sforzi a livello comunitario per rendere più efficaci il controllo e la protezione delle frontiere esterne, in modo umano e nel rispetto delle regole vigenti. Sulla forma esatta delle proposte, intense discussioni sono in corso a Bruxelles e anche la Germania vi contribuisce", ha detto. "Inoltre", ha sottolineato Scholz, "proponiamo di lavorare con i Paesi d'origine e quelli di transito per ridurre in modo sostenibile gli arrivi irregolari e consentire invece vie d'accesso legali. Questo non è in contraddizione con la posizione dell'Italia". 

Scholz: "Prepariamoci a sostenere l'Ucraina ancora a lungo"

Sull'Ucraina la posizione della Germania è netta: "Non sappiamo quando questa guerra finirà. Ma una cosa è chiara: il presidente Putin ha la possibilità di porvi fine immediatamente, cessando le ostilità e ritirando le truppe. A questo potrebbero seguire colloqui per una pace giusta tra Ucraina e Russia, come Kiev da tempo propone. Ma la Russia rimane ferma alle sue massime richieste imperialiste. Dobbiamo dunque prepararci a dover aiutare l'Ucraina ancora a lungo".

"E sosterremo l'Ucraina a raggiungere una pace equa e duratura. A questo scopo stiamo intrattenendo intensi scambi con l'Ucraina e con molti altri Paesi del mondo", ha commentato. Secondo Scholz, "per ora si tratta di fare di tutto per aiutare l'Ucraina a difendersi".

"L'obiettivo principale è una pace equa e la fine di questa terribile guerra che causa tante sofferenze e distruzione", ha precisato il cancelliere tedesco. "È chiaro che in una situazione di dopoguerra, l'Ucraina avrà bisogno di impegni concreti e affidabili da parte di partner e alleati per aumentare la propria sicurezza. Ne stiamo parlando già ora con i responsabili politici ucraini e i nostri alleati più stretti. L'Ucraina appartiene alla famiglia europea! Siamo determinati a sostenerla nel percorso d'ingresso all'Ue. È chiaro a tutti che un'adesione all'Unione europea potrà avvenire solo dopo che i criteri d'ingresso saranno stati soddisfatti. Anche l'Ue deve fare i suoi compiti per essere in grado di accogliere nuovi membri".

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