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Salvini difende Renzi: “Voglio sconfiggere la sinistra sulle idee, non leggere loro estratti conto”

“Io non faccio politica combattendo i miei avversari, perché Renzi tale è, puntando sulla magistratura e sui giornalisti compiacenti. Io voglio sconfiggere la sinistra sulle idee, non leggere gli estratti conto. Qualcuno ha fatto l’insegnante all’estero per anni, qualcuno ha una fondazione, altri hanno dato contributi a quella fondazione… chi se ne frega. Io non voglio sconfiggere la sinistra per motivi che non siano politici”: con queste parole Matteo Salvini prende le difese di Matteo Renzi dopo le polemiche scoppiate per la pubblicazione di un suo estratto conto dal 2018 e il 2020.
A cura di Annalisa Girardi
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"Per quello che riguarda gli estratti conto… io non faccio politica combattendo i miei avversari, perché Renzi tale è, puntando sulla magistratura e sui giornalisti compiacenti. Non è civile. Se ci sono fattispecie di reato è un conto, se non ci sono non ritengo che sia proprio di un Paese normale": con queste parole, pronunciate ai giornalisti, Matteo Salvini difende Matteo Renzi dopo che il Fatto Quotidiano ha pubblicato l'estratto conto dell'ex presidente del Consiglio dal giugno 2018 al marzo 2020. "Hanno messo online il mio conto corrente, violando Costituzione e Leggi. Hanno scelto come testimone dell’accusa penale un avversario politico. Hanno captato comunicazioni e intercettazioni con un metodo che è stato contestato persino dalla Cassazione", aveva commentato il leader di Italia Viva, annunciando di aver dato mandato ai suoi legali.

Ora anche Salvini parla della vicenda: "Io voglio sconfiggere la sinistra, non voglio leggere l'estratto conto di Letta o di Di Maio. Non mi interessa e non mi interessa cosa Letta e Di Maio discutono con i loro amici e i loro collaboratori. Io voglio sconfiggere Letta sulle idee. Lui ha fatto l'insegnante in Francia per anni, qualcuno ha una fondazione, altri hanno dato contributi a quella fondazione… chi se ne frega. Io non voglio sconfiggere il Pd per motivi che non siano politici".

Il leader leghista mette in chiaro di difendere gli avversari pur non avendo alcuna simpatia per loro. Per poi parlare anche di un'altra notizia delle ultime ore: quella per cui il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha chiesto chiarimenti in merito ai guadagni di Renzi dalle sue consulenze all'estero e alla fondazione Open. Il Copasir ieri ha audito i direttore dell'Aise, l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna, chiedendogli se esiste la possibilità che alcuni Stati intendano stringere dei rapporti con figure politiche italiane per influenzare l'indirizzo politico del Paese. Motivo per cui sono state richieste maggiori informazioni anche in merito all'inchiesta sui presunti finanziamenti del Venezuela al fondatore del Movimento Cinque Stelle, Gianroberto Casaleggio, nel 2010.

L'ex ministro dell'Interno commenta: "Lo dico non avendo alcuna simpatia per Renzi, per Letta, per Conte, per Di Maio… leggevo oggi di ipotetici soldi dati dal Venezuela ai Cinque Stelle, non mi interessa. Se sono regolari, se sono irregolari non mi interessa. Se c'è qualche giudice che indaga, indaghi. E se c'è rilevanza penale, condanni. Però anche oggi leggendo i giornali viene fuori che il Copasir si occupa dei soldi del Venezuela ai Cinque Stelle. Lo faccia un giudice se c'è qualche rilevanza penale. Io non faccio campagna elettorale sui soldi che il Venezuela ha dato ai Cinque Stelle o sulle conferenze che fa Renzi in giro per il mondo, che guadagna in un anno quello che probabilmente io guadagno in una vita. Lo dico senza nessuna invidia o rancore, affari suoi".

Per poi concludere: "È opportuno o non è opportuno che un senatore in carica si faccia pagare le conferenza? È un altro paio di maniche, giudicheranno gli elettori. Io non faccio conferenze, evidentemente sono più limitato e meno interessante. Però un conto è l'opinione che spetta agli elettori, un conto è pubblicare gli estratti conto senza rilevanza penale sui giornali. C'è un livello di guardonismo imbarazzante. 

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