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Elezioni politiche 2018

Rotondi: “Rivoluzione cristiana è la Forza Italia che Berlusconi vorrebbe avere”

Gianfranco Rotondi parla delle candidate del suo “partito in rosa”, Rivoluzione Cristiana che si pone come argine al M5S.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Il nostro statuto stabilisce che i nostri segretari debbano essere di sesso femminile, per questo è chiamato "partito in rosa". Queste 50 donne sono le nostre segretarie regionali e molte delle nostre segretarie provinciali. Poi ci sono anche presidenti e dirigenti di sesso maschile, ma il nostro partito applica le "quote azzurre", ragioniamo alla rovescia, mostriamo un volto rosa". Gianfranco Rotondi, contattato da Fanpage.it, parla del suo partito delle donne, e per le donne, nel giorno in cui sono state presentate in piazza a Montecitorio le sue 50 candidate. Insieme le signore hanno cantato l'antico inno che viene dalle lotte sindacali dei cattolici, "O Bianco Fiore", declamandolo a memoria. Saranno queste donne a fermare l'avanzata del populismo del M5S, così come le donne dei comitati civici della Dc fermarono i comunisti nel 1948.

"Noi siamo un partito progetto, apparteniamo alla lista di Forza Italia". Rotondi rivendica la paternità dei punti del programma del centrodestra che riguardano il mondo femminile, come il riconoscimento del reddito per le casalinghe, gli asili nido, oltre alla cosiddetta "flat tax", vista da Rotondi, come "incentivo per tenere a casa le mamme", perché lascerebbe le donne libere di scegliere se lavorare o meno".

Ma queste donne hanno un passato in politica?

"No quasi nessuna ha un passato in politica, da questo punto di vista noi siamo la Forza Italia che Berlusconi vorrebbe. Perché queste persone rappresentano le energie nuove per la politica di cui Berlusconi ha parlato tante volte. Non importa se saranno elette o meno, noi nella selezione ci siamo attenuti esattamente al modello indicato dal presidente".

Vi ponete come argine al M5S, ma come loro non avete selezionato dei professionisti della politica. 

"Però nel nostro caso non abbiamo schierato professioniste della politica, ma abbiamo selezionato professioniste nel loro mestiere: sono insegnanti, costruttrici, persone che hanno aziende, agenzie immobiliari, persone che hanno già realizzato un solido risultato professionale, e lo mettono a disposizione della politica, come è giusto che sia. Sono tutte donne che hanno una storia nelle loro città, riconoscibile e riconosciuta".

Anche voi avete il "kit del candidato", come quello di Forza Italia del '94, cosa contiene questa volta?

"Il kit conterrà la colonna sonora di Rivoluzione Cristiana, ossia "O Bianco Fiore", cioè l'inno glorioso adottato dalla Democrazia Cristiana. Io il testo non lo conosco a memoria, ma le candidate sì. E poi ci sarà "Azzurra Libertà" cioè l'inno di Forza Italia, in formato DVD. E poi conterrà delle curiosità tra cui il normografo per votare, che una volta serviva per scrivere le preferenze, però in questo sarà caso un fac simile per gli ipovedenti, e poi ci saranno dei libri, perché crediamo che la campagna elettorale sia un'occasione per far crescere la collettività. Ci saranno alcune biografie che doneremo agli elettori, Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi, la storia della DC, che i diciottenni non hanno conosciuto".

Nessun imbarazzo per il passato di Silvio Berlusconi per le militanti di Rivoluzione Cristiana?

"Io nella storia della DC ho conosciuto pochi specchi di virtù. Nessuno di noi lo è e nessuno di noi ha la presunzione di presentarsi come specchio di virtù. La politica cattolica non è il racconto della virtù di un uomo o di una persona, è il racconto di un risultato sociale, politico, legislativo. I governi di Silvio Berlusconi hanno realizzato programmi e scelte pienamente conformi alla dottrina sociale della Chiesa. In alcuni casi assai più della stessa Democrazia Cristiana. La vita privata di nessuno di noi è esente da errori, da cadute, tutti possiamo avere un matrimonio finito male, ma non per questo smettiamo di essere cattolici. La nostra tra l'altro è una bellissima religione basata sul perdono, sulla redenzione. Sono pienamente convinto, e non propagandisticamente, che dopo la DC nella politica di stampo cattolico ci sia stato Silvio Berlusconi. Mai la Chiesa ha ricevuto protezione come durante i governi di Forza Italia".

E dalla Lega vi sentite distanti, magari dalle dichiarazioni a volte sessiste o razziste di Salvini?

"Noi ci riconosciamo nelle posizioni del Pontefice, ne siamo entusiasti, perché rinverdisce il valore della solidarietà. Ma la Lega è a sua volta un partito cattolico, ma accarezza suggestioni più reazionarie. Di Salvini mi preoccupano le sue posizioni religiose, che talvolta mi sembrano occhieggiare uno scisma. Non mi pare che Salvini abbia posizioni eccentriche nei confronti della donna".

Nemmeno quando ha rivolto insulti sessisti nei confronti del presidente della Camera?

"Non mi pare che la Boldrini sia un mostro di simpatia, quindi non è solo Salvini a presceglierla come bersaglio per qualche attacco mirato".

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