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Sanità, dopo 15 anni rinnovati i Lea. Lorenzin: “Ora sarà possibile vaccinarsi gratis”

L’attesa per i nuovi Lea è durata 15 anni: in tutto questo tempo le prestazioni sanitarie che le Regioni devono fornire ai propri assistiti erano diventate obsolete e le amministrazioni non erano obbligate ad assicurare ai cittadini diverse terapie e trattamenti oramai fondamentali, e che erano accessibili sono a pagamento.
A cura di C. T.
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Sottoscrizione del protocollo Lorenzin-Cantone per la task force anticorruzione in Sanità

Un "passaggio storico per la sanità italiana". Così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha definito il rinnovo dei Lea – i livelli essenziali di assistenza – dopo la firma del via libera ad opera del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

L'attesa per i nuovi Lea è durata quindici anni: in tutto questo tempo le prestazioni sanitarie che le Regioni devono fornire ai propri assistiti non sono state rinnovate, con il risultato di essere diventate obsolete. Nel frattempo, le amministrazioni locali non erano obbligate ad assicurare ai cittadini diverse terapie e trattamenti che oramai sono diventati fondamentali, e che erano accessibili sono a pagamento. Con l'approvazione dei nuovi Lea, queste prestazioni sono state fatte rientrare nel pubblico, e dunque diventeranno prevalentemente gratuite grazie alle esenzioni.

Quali sono le prestazioni che rientrano nei Lea? Ad esempio quelle di procreazione medicalmente assistita (Pma), ivi compresa l'eterologa. In passato questa già veniv fornita da acluni sistemi sanitari regionali, il che creava disparità nel territorio. Altro tipo di prestazioni sono quelle di genetica, il cui elenco è stato rivisto inserendo la consulenza genetica, prestazioni di elevato contenuto tecnologico – come può essere la adroterapia contro alcuni tipi di cancro -;  nuove tecnologie, come, ad esempio, la radioterapia stereotassica; l'enteroscopia con microcamera ingeribile (cioè la possibilità di effettuare una gastroscopia attraverso l'ingestione di una pillola contenente una microcamera). E poi carrozzine speciali e nuove protesi, come quelle per la comunicazione e le attrezzature domotiche.

Nei nuovi Lea rientrano anche centodieci malattie rare. I familiari dei malati, dunque, non dovranno più sobbarcarsi le spese per le prestazioni sanitarie. Ad essere inserite sono sei nuove malattie croniche (la sindrome di talidomide, l'osteomelite cronica, le patologie renali croniche, il rene policistico autosomico dominante), l'endometriosi negli stadi clinici ‘moderato' e ‘grave',  la broncopneumopatia cronico ostruttiva negli stadi clinici ‘moderato', ‘grave' e ‘molto grave'. E poi il nuovo piano vaccini, che introduce nei Lea l'anti-papillomavirus per l'uomo, l'anti-pneumococco e  l'anti-meningococco B, nonché lo screening neonatale per la sordità congenita e la cataratta congenita. Una parte è dedicata anche l'autismo: è previsto un percorso di diagnosi, cura e trattamento, attraverso l'impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche disponibili.

Lorenzin: "Con i nuovi Lea molti vaccini saranno gratuiti"

"Con il nuovo piano nazionale vaccini, collegato ai nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), i vaccini saranno gratis per tutti e senza pagamento del ticket, perché i vaccini non sono da considerarsi una cura ma attengono alla prevenzione collettiva della popolazione", ha spiegato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, riferendosi all'introduzione nei nuovi Lea dei vaccini anti-Pneumococco, anti-Meningococco, anti-Papillomavirus (anche agli adolescenti maschi), e anti-influenzali per gli anziani over-65 che saranno somministrati gratuitamente.

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