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Renzi: “Le 100mila assunzioni dei precari della scuola slittano al 2016”

Il premier a Porta a Porta: “Il provvedimento sui 100 mila precari non riuscirà ad essere approvato in tempo”. La colpa? “Delle opposizioni e dei loro emendamenti piovuti in commissione”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Quest'anno con tremila emendamenti in commissione non si riesce ad assumere i 100mila a settembre”. Sono le parole di Matteo Renzi nella registrazione di Porta a Porta. Il premier punta il dito contro l’ostruzionismo delle opposizioni sulla contestata riforma della Buona Scuola. “Le loro scelte hanno come conseguenza che il provvedimento non riuscirà ad entrare in vigore in tempo per settembre” dice. "Nei primi giorni di luglio faremo una Conferenza nazionale sulla scuola: li chiamiamo tutti, sindacalisti, presidi, docenti, famiglie. Faremo parlare tutti, noi presentiamo la nostra proposta e una volta ascoltati si chiude perchè in Italia dopo anni qualcuno decide", ha aggiunto il premier. Che la tensione sul ddl scuola fosse alle stelle lo si era capito già da giorni. Ieri in Commissione Cultura si era potuto votare poco, vista l’assenza di un parere della Commissione Bilancio. Ne è scaturito un mini-slittamento. Un nuovo ritardo che ha portato, dunque, Renzi alla decisione di rinviare le assunzioni dei precari previste per settembre.

Il tema del giorno però è l’immigrazione. “Un tema enorme” ribadisce Renzi negli studi di Porta a Porta su Rai1. “Ci sono due modi per affrontare questo problema: o lo affronta la Ue, o lo affronta l'Italia", afferma il premier, che sul tetto alla distribuzione di profughi tra i paesi europei, sottolinea: "Io dico che ci sono le condizioni perché l'Italia si faccia sentire: 24 mila sono i baci di Celentano, se su un totale di 80mila richiedenti asilo ne sono redistribuiti 30-40 mila si va verso una gestione più saggia". E a chi gli chiede che succederà in mancanza di accordo al Consiglio Ue sui migranti, Renzi dice: "I permessi temporanei sono un'arma di reazione che dobbiamo avere".

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