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Riforma della Scuola, via libera all’assunzione di 100mila precari

Dopo l’ok alla norma sul super preside, arriva il sì al piano straordinario di ingressi a tempo indeterminato. Ci sono anche le detrazioni per chi manda i figli alla scuola privata. Stralciata la norma che permetteva l’auto finanziamento delle scuole attraverso il 5 x mille.
A cura di Antonio Palma
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Ore 23.00 – Via libera all'assunzione di 100mila precari – L'Aula della Camera ha approvato in tarda serata l'articolo 10 del ddl scuola, che prevede uno piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di precari a partire dall'1 settembre prossimo.  263 voti a favore (i gruppi di maggioranza), 122 i no (M5s e Fi, Lega e Fdi), 25 gli astenuti (Sel). Il piano riguarda i vincitori del concorso del 2012 e gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. Si tratta di circa 100.000 precari.

Il piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato riguarda i vincitori del concorso del 2012 e gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, che per il prossimo anno scolastico avranno un incarico annuale. Si tratta di circa 100.000 precari. Il numero delle assunzioni (che riguardano solo la scuola primaria e secondaria) deve essere determinato dal Ministero entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sulla base delle indicazioni dei Dirigenti scolastici.

UPDATE: Approvato l'articolo 19 che regala sgravi fiscali a chi manda i figli alle scuole paritarie; potranno essere detratte "le spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione di cui all’articolo 1 della legge 10 marzo 2000, n. 62, e successive modificazioni, per un importo annuo non superiore a 400 euro per alunno o studente. Per le erogazioni liberali alle istituzioni scolastiche per l’ampliamento dell’offerta formativa rimane fermo il beneficio di cui alla lettera i-octies), che non è cumulabile con quello di cui alla presente lettera".

UPDATE: Stralciato il 5 x mille –  Vanno avanti  tra passaggi indolore e altri più controversi le votazioni in aula a Montecitorio sul disegno di legge di riforma della scuola. Tra i capitoli più delicati e per questo accantonati anche quello relativo al 5 per mille da destinare agli istituti scolastici. Dopo una discussione parlamentare infatti è passata la mediazione tra maggioranza e governo e la norma è stata stralciata dal ddl sulla "Buona Scuola". Sia la relatrice del testo di riforma della scuola, Maria Coscia, sia il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, infatti hanno dato parere favorevole ad un emendamento soppressivo del 5 x mille alla scuola che quindi è stato stralciato. "Non si accantona né si abbandona l'idea di introdurre il meccanismo molto utile e produttivo" ha però assicurato il Ministro, sottolineando che "il governo si impegna a riproporre la norma, una volta trovati fondi diversi cercando una copertura aggiuntiva rispetto a quelle già stanziate, in un successivo provvedimento che magari affronti temi di natura fiscale". Intanto l'aula ha accantonato il voto sull'articolo 10, che prevede un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato, e sull'articolo 11 ad esso collegato. La presidente della Camera, Laura Boldrini, comunque ha comunicato che mercoledì alle 11,30 inizieranno le dichiarazioni di voto finale sulla riforma della scuola.

Proseguono questa mattina in Aula a Montecitorio le discussioni e le votazioni e sul disegno di legge di riforma della scuola voluto dal governo Renzi, il cosiddetto ddl Buona scuola. Dopo la discussione di ieri e il via libera della Camera dei deputati alla contestatissima norma del super preside contenuta nell'articolo 9 del testo, avvenuta ieri in serata, oggi infatti sarà la volta di un altro pilastro della riforma: il piano straordinario di assunzioni. In particolare i deputati sono chiamati ad esprimersi sull'articolo 10 del ddl sulla Buona Scuola, che prevede tra le altre cose un siano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di nuovi docenti già a partire da settembre. La discussione dell'articolo 10 era in programma ieri ma i lavori dell'Aula sono andati avanti fino a notte fonda e alla fine la seduta è stata sospesa e riprenderà questa mattina dopo le 10. L'esame del provvedimento infatti riprenderà in mattinata proprio dagli emendamenti all'articolo 10 riguardanti gli insegnanti di educazione fisica che ieri sono stati accantonati.

Oggi però sarà anche una giornata di nuove proteste contro la riforma della scuola , sia a Roma che in altre città del Paese. In piazza Montecitorio oltre al sit in dei sindacati prevista una manifestazione indetta dal M5S per chiedere il ritiro del ddl Istruzione. "L'appuntamento è aperto a tutti coloro i quali sono contrari a questa pessima riforma dell'istruzione" ha spiegato il deputato del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Brescia, aggiungendo: "Proprio per questa ragione chiediamo che la manifestazione si svolga senza simboli o bandiere identitarie". A Palermo invece questa sera corteo con fiaccolata organizzato dai sindacati della scuola, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uilscuola, Snals e Gilda Unams. "Renzi basta spot, basta giocare da solo, ascolta le piazze. Cambiamo il ddl per dare al paese una vera riforma della scuola» sarà lo slogan dell'iniziativa

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