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Quali sono le Regioni che rischiano di più per incidenza e terapie intensive

Secondo i dati del monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità di oggi, la Sicilia è ben sopra la soglia della zona gialla sia per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva che in area medica. Altre Regioni, però, hanno dati particolarmente alti: la Sardegna ha un valore da zona gialla per quanto riguarda le rianimazioni, la Calabria per quanto riguarda i posti letto in reparto. Dopo la Sicilia e la Sardegna, al terzo posto per incidenza settimanale di casi Covid c’è la Toscana.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Incidenza, posti letto in area medica e in terapia intensiva. I dati sono fondamentali per capire se alcune Regioni cambieranno colore nelle prossime settimane, ma anche per guardare la reale situazione dell'andamento della pandemia di Covid in Italia. I numeri crescono – più o meno lentamente – quasi su tutta la penisola, con alcune Regioni in cui i dati sono stabili e altre in cui si stanno registrando dei picchi. La Sicilia, anche se manca ancora l'ufficialità, da lunedì tornerà in zona gialla: sarà la prima Regione a lasciare la zona bianca, in cui tutta Italia si trova da giugno. Il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di oggi ha confermato i dati preoccupati anche per l'altra grande isola italiana: la Sardegna, che però dovrebbe rimanere un'altra settimana (almeno) in bianco.

Incidenza, le Regioni che hanno valori più alti e rischiano di cambiare colore

Per entrare in zona gialla, arancione e rossa, c'è un certo numero di contagi settimanali da superare. Oltre questo dato, però, c'è anche quello relativo all'occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica. Per passare in zona gialla bisogna superare i 50 casi Covid settimanali ogni 100mila abitanti, in zona arancione e in zona rossa i 150. Determinanti, però, sono i dati sulle ospedalizzazioni. Bisogna superare tutti e tre i parametri contemporaneamente. Ecco i dati sull'incidenza riportati dal monitoraggio Iss:

  • Abruzzo: 54,2
  • Basilicata: 65,2
  • Calabria: 101,5
  • Campania: 63,0
  • Emilia Romagna: 85,3
  • Friuli Venezia Giulia: 55,7
  • Lazio: 60,6
  • Liguria: 74,0
  • Lombardia: 35,4
  • Marche: 77,1
  • Molise: 22,6
  • Piemonte: 36,5
  • Puglia: 48,4
  • Sardegna: 148,5
  • Sicilia: 200,7
  • Toscana: 115,4
  • Umbria: 86,6
  • Valle d'Aosta: 33,1
  • Veneto: 83,2
  • Provincia autonoma di Bolzano: 71,4
  • Provincia autonoma di Trento: 50,7

Come emerge dai dati, la Sicilia è la prima Regione per nuovi casi di Covid. Anche la Sardegna, però, ha un'incidenza molto alta, seguita da Toscana e Calabria.

Terapie intensive e ricoveri, quali Regioni hanno gli ospedali più occupati

Gli indicatori più importanti per capire se e quando le altre Regioni cambieranno colore, sono i tassi di occupazione dei posti d'ospedale in terapia intensiva e area medica. Passa in zona gialla chi supera la soglia del 10% nelle rianimazioni e del 15% nei altri reparti, soglie che salgono rispettivamente a 20% e 30% per la zona arancione e 30% e 40% per la zona rossa. Insomma, dai dati analizzati oggi dalla cabina di regia è evidente che la Sicilia diventerà gialla, perché ha superato tutti i parametri. Altre Regioni, invece, sono al limite tra bianco e giallo, mentre altre possono stare tranquille perché ben lontane dalle soglie di rischio. In ogni caso nessuna Regione è minimamente vicina alla zona arancione o rossa.

La Sicilia, secondo i dati del monitoraggio dell'Iss, ha il 19,4% dei posti letto occupati in area medica (il limite è 15%) e il 12,1% in terapia intensiva (limite al 10%). Tra le altre Regioni, a rischio per la settimana del 6 settembre c'è la Sardegna, che ha superato la soglia delle rianimazioni con l'11,2%, ma è ancora sotto rispetto a quella dei posti letto in reparto con il 14,0%. La Calabria, invece, supera di pochissimo il limite per quanto riguarda i posti in area medica, con il 15,2%, ma è ben lontana dalla fascia gialla per quanto riguarda le terapie intensive, con il 5,9%. A decidere tutto sarà, ancora una volta, il monitoraggio dell'Iss di venerdì prossimo.

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