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Quali Regioni cambieranno colore dopo il monitoraggio dell’Iss di oggi

Preoccupano le varianti di coronavirus e nel mondo scientifico si parla di un nuovo lockdown nazionale per evitare un nuova ondata di contagi. Non sappiamo ancora la linea che deciderà di adottare il nuovo governo sul contrasto alla pandemia. Ma è intanto è probabile che nel fine settimana cambi ancora la mappa del Paese diviso in zona gialla, arancione e rossa. Oggi è atteso infatti il monitoraggio dell’Iss e per alcune Regioni, dove è peggiorata la circolazione del virus, potrebbero essere in arrivo ulteriori restrizioni.
A cura di Annalisa Girardi
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È atteso per oggi il nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità (Iss) sulla situazione epidemiologica nel Paese. Documento sulla quale la politica basa le proprie decisioni in merito a chiusure e restrizioni: dalla prossima settimana, in altre parole, alcune Regioni dove il coronavirus circola maggiormente potrebbero trovarsi a dover inasprire il quadro di regole anti-contagio, cambiando così colore sulla mappa divisa in tre zone. Intanto nel mondo scientifico si continua a dibattere sulla questione di un lockdown totale. Gli esperti sono preoccupati dalle varianti più contagiose e temono una nuova ondata di contagi: così il consulente del ministero della Salute, Walter Ricciardi, è tornato a chiedere un lockdown nazionale per frenare la corsa del virus.

Un appello che ha innescato le polemiche. Difficile pensare a Draghi, espressione del mondo economico, che ferma il Paese: ma il governo potrebbe pensare a rendere più severe le norme di contenimento attualmente in vigore. Intanto la situazione è peggiorata nelle ultime settimane in alcuni territori, per cui dei cambi di colore sono probabili nella mappa del Paese. Che attualmente non vede nessuna Regione in zona rossa. In area arancione, invece, si trovano Abruzzo, Liguria, Toscana, Sicilia, Umbria, Provincia Autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento (quindi l'intero Trentino Alto Adige). Ma nel fine settimana a questa lista potrebbero aggiungersi altre Regioni. Vediamo quali.

A rimanere in zona arancione, con ogni probabilità resteranno la Liguria, l'Umbria e la Provincia autonoma di Trento. Dalla fascia gialla, potrebbero però passare in quella arancione anche l'Emilia Romagna e la Lombardia. Dove in quattro Comuni il governo regionale ha già decretato la zona rossa per circoscrivere pericolosi focolai. Ma anche in Friuli Venezia Giulia, Marche e Piemonte la situazione è critica. Il Lazio dovrebbe restare in zona gialla, ma l'indice Rt si avvicina pericolosamente a 1 e non è detto quindi che nelle prossime settimane la situazione possa cambiare. A rischiare la zona rossa, invece, potrebbe essere l'Abruzzo, ma bisognerà aspettare il monitoraggio per avere conferme.

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