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Ok del Parlamento al Def, Giorgetti: “Crescita non è più su modello LSD: lassismo, sussidi e debito”

Camera e Senato hanno approvato le risoluzioni di maggioranza al Def, il Documento di economia e Finanza. L’opposizione è tornata ad accusare il governo per non aver inserito il quadro programmatico. Il ministro Giorgetti, da parte sua, ha detto che è dipeso dal nuovo Patto di stabilità, approvato ieri e definito come “un compromesso”.
A cura di Annalisa Girardi
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C'è il via libera del Parlamento al Def. Prima alla Camera e poi al Senato, sono state approvate le risoluzioni proposte dalla maggioranza al Documento di economia e finanza, mentre non sono passate quelle dell'opposizione che chiedevano al governo di presentare anche il quadro programmatico di bilancio, oltre a quello tendenziale. Da parte sua, Palazzo Chigi ha sempre sostenuto che con il nuovo Patto di stabilità ancora da limare – l'ok del Parlamento europeo è arrivato ieri – non fosse possibile fornire dettagli più precisi. "Il programmatico chi lo vuole lo trova", ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in Aula e citando le misure messe in campo finora e le direzioni su cui il governo si sta muovendo: investimenti sul lavoro e non sui sussidi – ha sottolineato – e una politica fiscale a favore dei redditi bassi.

Tornando sul Patto di stabilità – su cui si sono astenuti quasi tutti i partiti italiani, compresi quelli della maggioranza di governo – Giorgetti ha sottolineato che si tratta di un compromesso, "non la proposta che il sottoscritto aveva portato avanti in sede europea". Per poi precisare che il nuovo Patto rappresenta comunque "un passo avanti rispetto alle regole di bilancio che sarebbero tornate in vigore nel 2025".

E ancora: "Certamente questo Patto di stabilità e crescita non risponde esattamente ai criteri di coloro che pensano che la crescita dipenda dal modello ‘Lsd', cioè lassismo, sussidi e debito. Continuo a pensare che il modello nella crescita è quello che ha fatto grande questo Paese nel dopoguerra che è quello che passa per sacrificio, investimento e lavoro". Non sono infine mancate le critiche al Superbonus. I bonus edilizi, ha concluso Giorgetti, "nella misura abnorme e ingiustificata del 110%, con sconto e cessione, hanno creato un mostro che ha distrutto la finanza pubblica in questi anni e nei prossimi a venire".

L'opposizione, da parte sua, ha rinnovato l'attacco al governo: "Il governo ha presentato un Def solo tendenziale, senza la parte programmatica, senza dire cosa ha intenzione di fare per la prossima manovra di bilancio. Non ha una politica economica. Meloni e Giorgetti vogliono nascondere le crescenti difficoltà, tirare a campare per superare le europee senza dover dire agli italiani quali tasse aumenteranno e quali spese verranno tagliate per trovare i 20 miliardi che mancano. Perché la verità è che la crescita è inferiore alle previsioni", ha detto il senatore Antonio Misiani, responsabile Economico del Pd, intervenendo in Aula.

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