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Dpcm settembre, tamponi per chi arriva dai Paesi a rischio e divieti di ingresso: ecco le novità

Nel nuovo Dpcm viene confermata una lista di Paesi da cui non è consentito entrare in Italia e si individuano quegli Stati considerati a rischio, per cui è previsto un tampone per il viaggiatore che entra nel suolo italiano. Ci sono anche delle novità e riguardano le coppie che vivono in Stati diversi e che fino a oggi non si erano potute incontrare.
A cura di Annalisa Girardi
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Nel nuovo Dpcm, in vigore dalla mezzanotte dell'8 settembre fino al prossimo 8 ottobre, sono contenute anche una serie di indicazioni per gli spostamenti da e per l'estero. Viene confermata una lista di Paesi da cui non è consentito entrare in Italia e si individuano quegli Stati considerati a rischio, per cui è previsto un tampone per il viaggiatore che entra nel suolo italiano. Nel documento firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sono contenute le misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia di coronavirus nel Paese: di fatto sono ratificate le norme di inizio agosto, con cui si sanciva l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto dopo le 18, il divieto di assembramenti e la chiusura di stadi e discoteche. Disposizioni che resteranno in vigore fino al prossimo 7 ottobre. Vediamo invece quali sono le regole per chi entra nel Paese dall'estero.

Il nuovo Dpcm contiene una lista di Stati da cui è vietato l'ingresso in Italia. Questi sono: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Kosovo, Montenegro, Serbia e Colombia. Per gli altri Paesi valgono le regole attualmente in vigore. Quindi via libera per i Paesi dell'area Schengen, ma resta l'obbligo di sottoporsi al tampone per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna.

Invece, chi entra in Italia da Romania e Bulgaria dovrà restare 14 giorni in quarantena. C'è inoltre una lista di Paesi per cui è previsto l'isolamento fiduciario: sono Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay.

C'è anche una novità per le coppie che vivono in Stati diversi e che fino a oggi non si erano potute incontrare. Nel nuovo Dpcm infatti si ammette la possibilità che i partner che vivono in Paesi diversi possano ricongiungersi. L'ingresso in Italia è ora consentito anche per raggiungere il domicilio, l’abitazione e la residenza di una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva.

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