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Nuovo attacco hacker alla piattaforma Rousseau del M5s: “Cosi si controllano le votazioni”

A soli due giorni dal lancio della piattaforma Rousseau e dal primo attacco hacker benevolo, un nuovo hackeraggio ha colpito il sito del M5s, rivelando alcuni dati personali e le donazioni fatte da alcuni sostenitori. “Così si controllano le votazioni”, ha inoltre scritto l’utente Twitter che ha pubblicato le immagini dell’attacco hacker.
A cura di Stefano Rizzuti
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A neanche due giorni dal primo attacco hacker, la piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle è di nuovo stata di un hackeraggio. E se la prima volta si era trattato di un attacco con la funzione di “avvisare gli iscritti al sito che i loro dati sensibili sono potenzialmente a rischio”, stavolta è andata anche peggio. Alcuni dipendenti della Casaleggio Associati hanno fatto sapere che la piattaforma era sotto attacco e che sono stati sottratti e pubblicati alcuni dati sensibili. Il profilo Twitter r0gue_0 ha iniziato a pubblicare alcune informazioni sull’attacco e ha postato le immagini dei dati che era riuscito a sottrarre al sistema operativo. Uno dei tweet più significativi evidenzia come sia semplice “controllare le votazioni” che vengono fatte sul sito, postando uno screenshot della pagina hackerata.

Nelle immagini pubblicate ci sono anche altri dati: innanzitutto, alcune informazioni personali degli iscritti alla piattaforma, tra cui anche i numeri di telefono e gli indirizzi mail. Tra i nomi che si possono leggere scorrendo l’elenco si trovano anche quelli di alcuni parlamentari e personaggi di spicco del Movimento. In un’altra schermata si può invece avere accesso alle donazioni effettuate e al loro importo. Tra i numeri pubblicati anche quelli del senatore Vito Crimi e dell’eurodeputato David Borrelli.

Il secondo attacco hacker in due giorni

Il sito utilizzato dal Movimento 5 Stelle era stato lanciato pubblicamente solo due giorni fa da Davide Casaleggio e nello stesso giorno era arrivato il primo attacco hacker. In quel caso si era trattato di un hacker ‘white hat', così come viene definito chi lo fa con intenzioni benevole, in questo caso lo scopo di segnalare una falla. Diversamente, l'ultimo attacco è stato compiuto da quello che nel gergo viene definito un ‘black hat', un malintenzionato. David Puente, ex dipendente della Casaleggio Associati, ha confermato che i dati pubblicati dal profilo Twitter r0gue_0 sono attendibili e che il linguaggio utilizzato nelle tabelle di test è attendibile.

L'hacker di questo secondo attacco ha anche scritto su Twitter di essere "dentro da mesi" e di "aver toccato di tutto" nel sito. Inoltre, in un messaggio diretto al garante del M5s Beppe Grillo ha sottolineato che il problema della piattaforma non riguardava solo il vecchio sito di Rousseau, come sostenuto dallo stesso Grillo, ma anche il nuovo: "Pensi che il forziere sia al sicuro?", gli ha inoltre chiesto in un tweet polemico come molti degli altri post pubblicati sul social network in cui ha anche direttamente attaccato il primo hacker.

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