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Montecitorio, nei bagni dei deputati incise una svastica e un inno della propaganda nazista

Una svastica e una frase facente parte di un inno della propaganda nazista sono apparsi nei bagni di Montecitorio utilizzati dai deputati, incise su di uno stipite del piano dell’Aula della Camera.
A cura di Stefano Rizzuti
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Oggi i deputati presenti nel palazzo di Montecitorio, sede dell’assemblea parlamentare, hanno avuto una triste e scioccante sorpresa: qualcuno ha infatti inciso una svastica in uno dei bagni del piano Aula del palazzo in cui hanno si tengono i lavori dei deputati. La svastica è seguita dal verso di un inno dei canti della Wehrmacht ed è comparsa sullo stipite di uno dei bagni di Montecitorio, uno di quelli solitamente utilizzati dai deputati.

La scritta, incisa sul legno, recita “Es braust unser panzer”. Tradotto in italiano vuol dire “sta già ruggendo il nostro carro armato”. Il verso è tratto dal ‘Panzerlied’, uno tra i canti più conosciuti della Wehrmacht, il nome delle forze armate tedesche durante il periodo del regime nazista guidato da Adolf Hitler tra gli anni Trenta e Quaranta dello scorso secolo. Sullo stesso stipite, subito sotto rispetto alla svastica e alla frase incisa, qualcuno ha voluto replicare con gli stessi strumenti. Così si legge un po’ più in basso, rigorosamente in italiano e con linguaggio colorito, un sonoro “ma vai a cagare”.

L’amministrazione di Montecitorio, appena ricevuta la notizia e dopo aver effettuato i necessari rilievi, ha immediatamente predisposto la rimozione della scritta. Sulla vergognosa incisione nel bagno di Montecitorio è intervenuto Ivan Scalfarotto, deputato del Partito Democratico. “Succedono cose che a me sembrano di una gravità assoluta – scrive su Facebook – cose che dovrebbero toglierci il sonno, e c’è gente che pensa che il Pd in questa situazione dovrebbe accomodarsi a trovare accordi con le destre populiste. Io penso invece che se c’è addirittura qualche collega che usa il chiuso delle latrine (il posto giusto, questo è certo) per sfogare le sue passioni naziste dovremo esserci noi a usare lo spazio pubblico dell’aula per vigilare e denunciare chi osa profanare la Repubblica e le sue istituzioni”.

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