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Migranti, Letta a Draghi: “Il salvataggio in mare è un dovere”

Il segretario del Pd, Enrico Letta, parla della questione migranti dopo la visita di Mario Draghi in Libia e indica la linea del suo partito: “C’è una differenza tra il salvataggio in mare di chi muore e la questione migratoria. Il salvataggio in mare è un dovere del nostro Paese”, afferma a Di Martedì.
A cura di Stefano Rizzuti
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Per l’Italia “il salvataggio in mare è un dovere”. Lo dice chiaramente il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo a Di Martedì, su La7. Parlando della linea che deve tenere l’Italia sulla questione migratoria, rispondendo anche a chi gli chiede conto della posizione di Draghi sulla Libia, Letta spiega: “Penso sia chiaro a tutti che non è un solo Paese ad affrontare un dramma come questo. C’è bisogno, e mi sembra che ora la situazione sia diversa, di una politica europea. La forza dell’Italia, resa ancora più tale da Draghi, consente di dire al nostro Paese cose chiare in Europa. Il piano per le migrazioni non è sufficiente”. In particolare, per quanto riguarda la linea dem sul tema, Letta chiarisce: “Mi permetto di dire che il Pd che guiderò io sarà sulla linea che voglio portare avanti, nella quale c’è bisogno di trattare con umanità e rispettando i diritti delle persone, è una linea che necessita di capire che c’è una differenza tra il salvataggio in mare di chi muore e la questione migratoria. Il salvataggio in mare è un dovere del nostro Paese”.

Il segretario del Pd rilancia due temi: non solo lo ius soli, ma anche la legge Zan contro l’omotransfobia: “Penso che occorra essere chiari e netti. Draghi si è presentato con un programma, poi in Parlamento ci sono discussioni su temi su cui non ho intenzione di ammainare le bandiere. Quando parlo di ddl Zan e di ius soli parlo di leggi che ci farebbero uscire dal Medioevo, ci porterebbero nel futuro”. Poi Letta parla del suo partito: “Non dobbiamo essere il partito del potere, siamo stati costretti ad andare al governo per salvare l'Italia, ma non vogliamo più essere il partito della protezione civile, chi vince le elezioni governa”. Sulla leadership dell’alleanza Pd-M5s, tra lui e Giuseppe Conte, aggiunge: “Io penso che la leadership la decideremo quando capiremo come si organizzerà questa alleanza; dopo di che normalmente decidono gli elettori, chi prende più voti ha il diritto di proporre la leadership”.

Sulla gestione dell’emergenza sanitaria, Letta attacca Salvini: “La soluzione di Salvini quale è? Avessimo seguito le sue soluzioni, oggi saremmo in una situazione molto peggiore e non voglio dire di più. Salvini dice alla gente quello che loro vogliono sentirsi dire. Anche io sono solidale con i ristoratori, ma credo che noi dobbiamo fare un decreto imprese, questa è una risposta seria, aiutarli non in modo generico”. E sugli attacchi al ministro della Salute, Roberto Speranza, commenta: “C'è qualcuno che in questo momento fa un discorso semplicistico, ‘aperture contro chiusure', come se ci fosse qualcuno che cerca di far star male gli italiani, tenendoli chiusi. È un anno che stiamo dentro questa cosa, che si affronta con serietà, tutta la mia solidarietà a Roberto Speranza, per fortuna che abbiamo un ministro come lui”.

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