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Messa anticipata per Natale, polemiche per la proposta di Boccia. Meloni ironizza: “Imbarazzante”

Continua a far discutere la proposta del ministro Boccia che vorrebbe anticipare la messa di Natale per la Vigilia di un paio d’ore, per permettere di rispettare il coprifuoco, attualmente in vigore dalle 22 alle 5. Meloni: “Già che ci siamo perché non festeggiare Capodanno spostando le lancette dell’orologio avanti come in un film di Fantozzi? Governo sempre più imbarazzante!”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La dichiarazione del ministro agli Affari regionali Francesco Boccia continua a far discutere. Il ministro dem ha voluto precisare che non sarà concesso alcun coprifuoco per la Vigilia di Natale, nemmeno per poter partecipare alla messa di mezzanotte, che si tiene tutti gli anni per celebrare la nascita di Gesù.

Boccia, parlando con i governatori delle Regioni, ha detto che "Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Questa è eresia, non facciamo i sepolcri imbiancati. Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua, a partire dalla Via Crucis. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede". Con queste parole il ministro ha fatto capire che la decisione del governo per il prossimo dpcm, che verrà emanato entro il prossimo 3 dicembre, non potrà essere quella di ritardare il coprifuoco fino alll'1 di notte, quando solitamente termina la celebrazione della Vigilia, per scongiurare il rischio che si creino assembramenti per strada. L'idea è quindi che la messa di Natale venga anticipata alle 21.

Il governo è ancora al lavoro per definire il nuovo decreto, e la sottosegretaria alla Salute Zampa ha detto che il blocco notturno della circolazione potrebbe scattare alle 23, invece che alle 22, in alcuni giorni festivi.

"‘Fare nascere Gesù Bambino due ore prima non è un'eresia". (Ministro Boccia). Già che ci siamo perché non festeggiare Capodanno spostando le lancette dell'orologio avanti come in un film di Fantozzi? Governo sempre più imbarazzante!", ha ironizzato su Twitter la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Che poi in un tweet successivo ha aggiunto: "Per la sinistra l'unica cosa che non si può fare in Italia prima della scadenza è votare".

Prima della leader di Fratelli d'Italia anche Matteo Salvini avevacriticato duramente il ministro, giudicando le sue parole irrispettose nei confronti di un Paese legato profondamente ai simboli cattolici.

"Dopo mesi passati a comandare a bacchetta gli italiani ora per il Governo è venuto il momento di limitare le libertà personali pure di nostro Signore. Per il ministro Boccia non sarebbe una cattiva idea anticipare di due ore la nascita di Gesù la notte di Natale, così da fargli rispettare il coprifuoco. Non scherzava, lo ha detto veramente perché ormai il senso del ridicolo lo hanno perso da tempo", ha attaccato Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d'Italia.

Boccia non ha voluto replicare alle accuse, ma ha lasciato che al suo posto rispondessero i vescovi. "Non c'è nulla di strano ad anticipare la messa di Natale di due ore. Vorrei dire a Boccia che il problema non è l'orario, ma semmai il rispetto delle regole. E noi le regole le rispettiamo. Già in Vaticano il Papa celebra due ore prima, e la vigilia di Natale nelle parrocchie c'è già chi celebra la sera alle diciotto. Dov'è il problema? Non ne farei un dramma", ha detto Michele Pennisi, vescovo di Monreale, in una intervista a ‘la Repubblica'. "Mi sento di dire che se il governo avanzasse questa richiesta la Cei non avrebbe problema a recepirla. Ripeto: la messa di mezzanotte non è un tabù intoccabile".

Al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha risposto anche Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, intervenuto alla trasmissione ‘Gli Inascoltabili' su Radio Nsl: "Per me Gesù può nascere a qualunque ora, purché non ci siano assembramenti. Se si fa in famiglia, Gesù può nascere anche a mezzanotte. Il problema è il comportamento di tutti noi, la parola pandemia indica che è una questione che riguarda tutti, noi medici saremmo vicini ai pazienti ma le persone devono stare attente per non diventare pazienti".

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