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Mattarella promulga dl Semplificazioni con rilievi: “Norme su codice della strada estranee”

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha promulgato il dl Semplificazioni, pur esprimendo rilievi sui contenuti del testo: criticato, soprattutto, l’inserimento delle norme che riformano il codice della strada. Il presidente della Repubblica spiega di aver deciso di promulgare il testo “soprattutto in considerazione della rilevanza del provvedimento nella difficile congiuntura economica e sociale”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto Semplificazioni. Ma ha anche sollevato alcuni rilievi, inviando una lettera ai presidenti di Camera e Senato e al presidente del Consiglio, e sottolineando che “diverse disposizioni” non sono riconducibili alle finalità del provvedimento. Il capo dello Stato invita quindi il governo “a vigilare affinché nel corso dell'esame parlamentare dei decreti legge non vengano inserite norme palesemente eterogenee rispetto all'oggetto e alle finalità dei provvedimenti d'urgenza”. Inoltre Mattarella sottolinea “al Parlamento l'esigenza di operare in modo che l'attività emendativa si svolga in piena coerenza con i limiti di contenuto derivanti dal dettato costituzionale”.

Il capo dello Stato contesta la riforma del codice della strada

La norma maggiormente contestata da Mattarella è quella riguardante la riforma del codice della strada. Il capo dello Stato sottolinea come il provvedimento abbia l’obiettivo di “agevolare gli investimenti e la realizzazione delle infrastrutture attraverso una serie di semplificazioni procedurali”. Ma, sottolinea, “il testo a me presentato, con le modifiche apportate in sede parlamentare, contiene tuttavia diverse disposizioni, tra cui segnatamente quelle contenute all'articolo 49, recante la modifica di quindici articoli del Codice della strada, che non risultano riconducibili alle predette finalità e non attengono a materia originariamente disciplinata dal provvedimento”.

Mattarella: promulgo solo per rilevanza legge e difficile congiuntura

Come ricorda ancora Mattarella, i decreti devono avere come requisito “l’omogeneità di contenuto”, sottolineando come la Corte Costituzionale abbia più volte richiamato al rispetto di tale requisito. Motivo per cui “le disposizioni introdotte in sede di conversione devono potersi collegare al contenuto già disciplinato dal decreto-legge, ovvero, in caso di provvedimenti governativi a contenuto plurimo, alla ratio dominante del provvedimento originario considerato nel suo complesso”. Tuttavia in questo caso si è “intervenuti in modo rilevante su una disciplina, la circolazione stradale, che, tra l'altro, ha immediati riflessi sulla vita quotidiana delle persone”. Nonostante tutti questi rilievi, Mattarella spiega di aver proceduto alla promulgazionesoprattutto in considerazione della rilevanza del provvedimento nella difficile congiuntura economica e sociale”.

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