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Il Green Pass non serve per votare alle elezioni comunali: tutte le regole anti Covid

Per le elezioni comunali non sarà necessario il Green Pass: gli elettori potranno recarsi alle urne senza dover dimostrare di essere in possesso della certificazione verde. In occasione delle procedure di voto dovranno comunque essere rispettate altre regole per prevenire il contagio come indossare la mascherina e mantenere la distanza di sicurezza.
A cura di Giuseppe Pastore
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Il Green Pass non è obbligatorio per votare alle elezioni comunali 2021. Il protocollo siglato tra i Ministeri dell'Interno e della Salute non prevede la necessità di essere in possesso della certificazione verde per recarsi alle urne in occasione del 3 e 4 ottobre, quando 1.157 Comuni italiani saranno chiamati al voto per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il Consiglio comunale. Il Green Pass sarà però necessario per i componenti dei seggi speciali che dovranno raccogliere a domicilio i voti di chi si trova in quarantena o in isolamento fiduciario per aver contratto il virus. Anche se agli elettori non sarà richiesta la certificazione verde, durante le operazioni di voto dovranno comunque essere rispettate altre norme per prevenire il contagio da Covid-19.

Green Pass non obbligatorio per votare alle amministrative

Nonostante la sua progressiva estensione, il governo non ha previsto l'obbligo di Green Pass per il voto delle amministrative. Una previsione contraria, infatti, sarebbe stata in conflitto con l'articolo 48 della Costituzione che definisce il voto come un dovere civico di tutti i cittadini che abbiano raggiunto la maggiore età e come un diritto che non può subire limitazioni:

Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge

Gli elettori che si recano alle urne, quindi, non devono dimostrare di essere in possesso della certificazione. Il Green Pass, tuttavia, sarà necessario per i fuori sede che, per tornare nel proprio luogo di residenza, dovranno prendere aerei o treni a lunga percorrenza (per cui sono previsti degli sconti) su cui è obbligatorio esibire la certificazione unitamente al biglietto di viaggio. Non c'è un obbligo di Green Pass neanche per rappresentanti di lista, mentre per i presidenti di seggio e per gli scrutatori la situazione cambia perché vengono equiparati – anche se solo per pochi giorni – a dipendenti della pubblica amministrazione per i quali l'obbligo di certificazione verde entra in vigore dal 15 ottobre. Questo significa che al primo turno (3 e 4 ottobre) non saranno tenuti ad esibire la certificazione verde, ma per i presidenti di seggio e per gli scrutatori il Green Pass sarà obbligatorio in caso di ballottaggio (il 17 e 18 ottobre), quando sarà entrato in vigore il decreto che ne ha esteso l'applicazione al lavoro pubblico e privato.

Le regole per chi è in isolamento fiduciario o in quarantena

Per i cittadini positivi al Covid-19 così come per gli elettori in isolamento fiduciario o in quarantena, una circolare del Ministero della Salute ha disciplinato lo svolgimento delle procedure di voto da casa. Per votare a domicilio, è necessario farne richiesta all'Ufficio elettorale del proprio Comune allegando la certificazione medica che attesti il proprio stato (se positivo, in isolamento oppure in quarantena). In questo modo si potrà votare da casa dove, nelle ore in cui saranno aperte le urne, si recheranno i componenti dei seggi speciali. Per questi, oltre alla raccomandazione di indossare i dispositivi di protezione individuale, mantenere la distanza e igienizzare le mani, sarà obbligatorio il possesso del Green Pass per raccogliere le schede degli elettori che al termine della procedura di voto dovranno essere riposte in una busta e poi portate all'interno delle urne del seggio dell'elettore.

Tutte le regole anti Covid al seggio elettorale

Nei seggi elettorali dovranno essere rispettate una serie di regole anti Covid: prima tra tutte l'obbligo di mascherina. Per evitare assembramenti, invece, saranno predisposti percorsi differenziati di entrata e di uscita e nei locali dovrà essere garantita la distanza di un metro tra i componenti del seggio e tra questi e gli elettori. La distanza dovrà essere di due metri al momento dell'identificazione in cui gli elettori potranno abbassare temporaneamente la mascherina. Il protocollo predisposto, inoltre, richiede che nei locali siano assicurati ricambi d'aria e pulizia dei locali. Per l'accesso, invece, non è prevista la misurazione della temperatura all'ingresso, ma la raccomandazione è quella di "evitare di uscire di casa e recarsi al seggio in caso di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37.5°C" e in ogni caso si richiede di "non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni" né di "essere stati a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni".

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