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Il governo ha approvato il Decreto Milleproroghe: ecco tutte le novità

Il Consiglio dei ministri di ieri sera ha dato il via libera al decreto Milleproroghe. Non sono mancate le polemiche, specialemente in tema di revoca delle concessioni autostradali, per cui Italia Viva ha voluto mettere il proprio dissenso a verbale. Ma non si tratta dell’unica novità contenuta nel decreto. Vediamo quindi cosa cambia con il Milleproroghe.
A cura di Annalisa Girardi
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Ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato salvo-intese il decreto Milleproroghe dopo ore di discussione. Non sono mancate infatti le polemiche: Italia Viva non ha infatti dato il suo via libera alla norma sulla revoca delle concessioni autostradali, facendo mettere a verbale il suo no in materia. "Come abbiamo chiarito più volte, siamo laici rispetto al tema delle concessioni autostradali. Ma come in tutte le scelte pretendiamo serietà: di fronte all'ipotesi di revoca delle concessioni, va studiata una soluzione realmente percorribile e che garantisca il Paese", ha spiegato il deputato Luciano Nobili.

Le polemiche sul Milleproroghe

"Di certo la soluzione non passa per un comma del Milleproroghe spuntato all'ultimo momento. Se il tema è revocare la concessione di Autostrade per la vicenda del ponte Morandi se ne discuta con la maggioranza e poi si porti la questione in Parlamento", ha aggiunto. Anche il leader Matteo Renzi è tornato sul tema in un'intervista pubblicata questa mattina, in cui ha affermato: "Se qualcuno vuole revocare la concessione ad Autostrade per la vicenda del ponte Morandi si presenti in Parlamento con un disegno di legge. Il Parlamento è sovrano: si discuterà e la maggioranza deciderà. Ma utilizzare il Milleproroghe aprendo un potenziale caos normativo e facendo crollare la fiducia degli investitori esteri sull’Italia è roba da azzeccagarbugli di provincia. Torniamo all’Abc: nel mille proroghe ci vanno le proroghe, non le brillanti intuizioni di qualche demagogo".

Scontri anche sul tema innovazione: "Non c’erano le condizioni per approvare il Piano per l’Innovazione digitale. C’è bisogno di un approfondimento e le norme, frutto di un’intesa nella maggioranza, potranno essere inserite in un emendamento in sede di conversione del decreto", ha commentato il ministro Dario Franceschini.

Ma vediamo quindi tutte le novità contenute nel decreto Milleproroghe.

Le novità del decreto Milleproroghe

In tema di concessioni autostradali il decreto "introduce disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica". Come abbiamo visto, tuttavia, la questione rimane aperta all'interno del governo. Sempre in tema di autostrade, il Milleproroghe stabilisce che l'adeguamento delle tariffe autostradali parta dal prossimo 31 luglio 2020.

Per quanto riguarda invece le intercettazioni, il decreto prevede il controllo sulle intercettazioni non rilevanti non più da parte della polizia giudiziaria, ma da parte del pubblico ministero. Gli avvocati difensori potranno esaminare il materiale per via telematica e non si potrà più ricorrere all'incriminazione per violazione di segreto contro i giornalisti che pubblicano gli ascolti. Viene modificata la legge dell'ex minstro Andrea Orlando che sarebbe dovuta entrare in vigore il prossimo 1 gennaio: le nuove regole saranno applicate da marzo 2020.

INTERCETTAZIONI – Controllo sulle intercettazioni non rilevanti da parte del pm e non più della polizia giudiziaria. Possibilità per gli avvocati difensori di esaminare per via telematica il materiale. Cade l'incriminazione per violazione di segreto per i giornalisti che pubblicano gli ascolti. Il decreto legge approvato in Consiglio dei ministri modifica la legge dell'ex ministro Andrea Orlando la cui entrata in vigore, già posticipata per tre volte, era prevista il prossimo 1 gennaio. Per le indagini in corso valgono le regole attualmente in vigore, le nuove si applicheranno a tutte le iscrizioni di notizia di reato posteriori al 29 febbraio 2020 (qui l'articolo completo)

Sul fronte dell'ambiente, il ministro Sergio Costa ha affermato che "lo Stato scende in campo e risponde con forza e determinazione all'aggressione degli ecocriminali sui nostri territori". Il ministro ha quindi annunciato che "con voto unanime, il Consiglio dei ministri ha detto sì alla norma che ci consente di avere 50 uomini in più del Noe, il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, da concentrare nel lavoro di contrasto ai roghi tossici nelle Terre dei fuochi di tutta Italia".

Il Milleproroghe ha cancellato anche la norma per cui si dovessero sdoppiare le cariche di ‘Sport e Salute‘: un'iniziativa per cui il presidente e ad della società che ha preso il posto di Coni Servizi, Rocco Sabelli, aveva dato le dimissioni. A seguito di lunghi negoziati, il Partito democratico e il Movimento Cinque Stelle hanno deciso di non inserire l’articolo.

Il Bonus verde viene prorogato fino al 31 dicembre 2020. Si tratta di un incentivo sulle spese sostenute per gli interventi di sistemazione di giardini, terrazze e parti comuni di edifici condominiali. Per il 31 dicembre del 2021 è invece prevista la transizione verso il mercato libero dell'energia.

Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, il Cdm ha dato il via libera all'estensione fino al 31 dicembre 2021 delle scadenze per la stabilizzazione dei precari. Si è anche approvata l'assunzione di personale da parte delle province e delle città metropolitane e nelle forze di polizia.

Sulle calamità naturali, il Milleproroghe contiene l'ok all'allungamento della durata degli stati di emergenza già dichiarati, così come al termine della presentazione degli atti che quantificano i danni subiti a causa di calamità naturali. Via libera anche alla proroga di 12 mesi dello stato di emergenza risultato dal terremoto del 26 dicembre scorso, che ha colpito i Comuni di Aci Bonaccorsi, di Aci Catena, di Aci Sant'Antonio, di Acireale, di Milo, di Santa Venerina, di Trecastagni, di Viagrande e di Zafferana Etnea, in provincia di Catania. Il Cdm ha anche dichiarato lo stato di emergenza per i Comuni di Barberino del Mugello, di Borgo San Lorenzo, di Dicomano, di Firenzuola, di Marradi, di Palazzuolo sul Senio, di Scarperia e di San Piero, di Vaglia e di Vecchi.

Concessioni, il governo potrebbe affidarle a Anas

Il governo potrebbe concedere ad Anas, la società integrata da gennaio 2018 nel Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, la gestione dei tratti autostradali, che in questo modo tornerebbero allo Stato. La norma contenuta nel decreto Milleproroghe stabilisce che "in caso di revoca, decadenza o risoluzione delle concessioni autostradali" la controllata pubblica può assumerne la gestione per i tratti in questione. Mentre Luigi Di Maio e i Cinque Stelle continuano a spingere per la revoca delle concessioni autostradali al gruppo Atlantia, controllato dalla famiglia Benetton, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è dimostrato più cauto e ha preferito parlare di "caducazione". Dal crollo del ponte Morandi a palazzo Chigi sono in corso le trattative per trovare una soluzione sui meccanismi delle concessioni.

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