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Il calendario del ministero che celebra solo i ministri di destra: interrogazione a Valditara di Si

La deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra Elisabetta Piccolotti ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Valditara, a partire dall’articolo di Fanpage.it che denuncia la pubblicazione di un calendario che celebra i ministri della ‘Destra storica’, iniziativa voluta da Viale Trastevere. Il ministero ha spiegato in una nota che si tratta di una pubblicazione a uso interno, per la quale è stato seguito solo un criterio cronologico.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministero dell'Istruzione e del Merito per il 2023 ha realizzato un calendario per celebrare i ministri del passato, che hanno guidato il dicastero fino al 1923. Si tratta, come spiegato dallo stesso dicastero in una nota inviata a Fanpage.it, di una pubblicazione a uso interno, destinata ai dipendenti, che viene realizzata tutti gli anni dal 2017.

Come abbiamo raccontato in un precedente articolo, la pubblicazione, dal titolo ‘I Ministri e le Maestre', ha però una particolarità: sono state raccolte le riproduzioni fotografiche dei ritratti dei ministri che provengono dalla collezione di dipinti di Viale Trastevere, ma esclusivamente quelli della ‘Destra storica'.

Il progetto editoriale viene presentato così: "Il calendario 2023 è stato costruito con le riproduzioni fotografiche dei ritratti di dodici tra i più significativi Ministri della ‘Destra storica', da Casati a Bonghi, e invita chi lo sfoglia a visitare idealmente questa collezione tanto significativa quanto poco nota".

Ma la selezione, dichiaratamente di parte, non è l'unico problema del calendario che Fanpage.it ha avuto modo di visionare. Colpisce infatti la scelta di affiancare alle figure dei ministri (tutti uomini perché nessuna donna ha mai guidato il ministero in quegli anni) delle brevi biografie di donne, maestre, ispettrici, educatrici, che hanno avuto un ruolo centrale nel gettare le basi della scuola italiana. Accanto ai nomi, accompagnati da una piccola didascalia, non è presente però alcuna illustrazione, perché di queste donne non sono conservate immagini o fotografie. Con il risultato che ogni mese viene ricordato un ministro, il cui ritratto occupa l'intera pagina, e alle donne viene riservato un piccolo spazio, che appare sicuramente in secondo piano, marginale.

L'interrogazione di Sinistra italiana al ministro Valditara

Per questo Sinistra italiana ha deciso di presentare un'interrogazione parlamentare al ministro Valditara, per chiedere conto dell'iniziativa, per capire perché si sia scelto di privilegiare i ministri della ‘Destra Storica' a scapito di altri personaggi pure rilevanti, come Francesco De Sanctis e Benedetto Croce, e quanto sia costata la pubblicazione. Ecco il testo dell'interrogazione a risposta scritta, a firma della deputata Elisabetta Piccolotti, che verrà pubblicata a breve:

Al Ministro dell’istruzione e del merito – Per sapere – premesso che:
da quanto si apprende da un articolo pubblicato su Fanpage.it il 2 febbraio 2023 il ministero dell'Istruzione e del Merito avrebbe deciso di realizzare per il 2023 un calendario intitolato ‘I Ministri e le Maestre', per celebrare i ministri del passato;
si tratterebbe di una rassegna dei ritratti dei ministri che si sono succeduti dalla creazione del ministero fino al 1923;
probabilmente, per cercare di porre rimedio alla vistosa assenza di alternanza di genere, dal momento che i Ministri raffigurati sarebbero tutti uomini poiché in quel periodo nessuna donna è stata titolare del dicastero si è scelto di accostare alle figure istituzionali maschili dei nomi di donne, maestre, ispettrici, educatrici, con delle brevi biografie, con il risultato che ciascuno dei dodici ministri ricordati vengono raffigurati con delle immagini che occupano l’intera pagina, mentre delle donne menzionate vengono riportati soltanto nome, cognome, data di nascita e di morte in un piccolo paragrafo in basso,
inoltre il dicastero diretto dal Ministro interrogato avrebbe inoltre selezionato soltanto ministri graditi alla "destra", tanto che il progetto, secondo quanto riferisce Fanpage, sarebbe stato così spiegato: "il calendario 2023 è stato costruito con le riproduzioni fotografiche dei ritratti di dodici tra i più significativi Ministri della ‘Destra Storica', da Casati a Bonghi, e invita chi lo sfoglia a visitare idealmente questa collezione tanto significativa quanto poco nota";
una celebrazione così ostentata solo di alcuni esponenti della “destra storica” che hanno ricoperto la carica di Ministro dell’Istruzione – su le oltre 50 figure che si sono succedute dall’Unità d’Italia al 1923, tra le quali Francesco De Sanctis e Benedetto Croce – appare all’interrogante faziosa e peraltro diretta ad un discutibile parallelismo storico;
tale iniziativa rappresenta un inutile spreco di risorse pubbliche per un Ministero che dovrebbe affrontare le numerose emergenze e ritardi esistenti nel sostegno al sistema scolastico del nostro Paese, anziché concentrarsi in un’inutile iniziativa di bassa propaganda per celebrare, attraverso un calendario, i Ministri della ‘destra storica’ del passato e che mortifica nelle forme in cui è realizzato il calendario il rilevante contributo dato alla realizzazione e allo sviluppo della istruzione pubblica da parte delle donne nonostante l’imperante cultura maschile e il tentativo della loro marginalizzazione;
risultano quindi incomprensibili all’interrogante sia le motivazioni alla base di questa iniziativa sia costi sostenuti per realizzarla -:
se il Ministro non intenda chiarire le motivazioni che hanno indotto il Ministero da lui diretto a realizzare un calendario celebrativo di alcuni Ministri dell’Istruzione del passato riconducibili tutti e solo alla ‘destra storica’ e a commemorare e ricordare le maestre, le ispettrici, le educatrici solo con un piccolo paragrafo in basso, nonché a quanto ammontino i costi di realizzazione;
se non intenda sospendere la pubblicazione del calendario ‘I Ministri e le Maestre' evitando così quello che all’interrogante appare anche un inutile spreco di risorse economiche per concentrare ogni sforzo sul sostegno al sistema scolastico del nostro Paese.

Il chiarimento del ministero dell'Istruzione e del Merito

In una nota inviata a Fanpage.it il ministero dell'Istruzione e del Merito spiega che il calendario è stato stampato per essere distribuito tra i dipendenti, come strumento di comunicazione interno, e che nulla ha a che vedere con Valditara, trattandosi di un prodotto del ministero, non del ministro.

"Ogni anno il calendario è dedicato a un tema di carattere istituzionale. Con l’edizione 2023 è stato avviato un progetto a puntate di valorizzazione del patrimonio in possesso del Ministero. A partire dalla collezione dei ritratti dei Ministri dell'Istruzione che si sono succeduti dal 1859 fino al 1923, presente nel Salone più importante del Palazzo. Si tratta di Ministri che hanno fatto un pezzo della storia dell'Istruzione. La Sala dove sono conservati i ritratti è parte integrante del percorso delle visite guidate che vengono effettuate con scolaresche da tutta Italia", fa sapere il dicastero di Viale Trastevere.

Nella nota si specifica anche che la stampa del calendario in questione "è avvenuta dopo un lavoro di ideazione, supportato anche dal contributo di personale universitario, che si è concluso nella prima settimana di ottobre 2022, prima dell’insediamento formale del nuovo governo". Per cui la linea editoriale non è stata decisa dal ministro Valditara.

Il criterio utilizzato poi è stato "puramente cronologico": i primi dodici ritratti di ministri, uno per mese, vanno dalla proclamazione del Regno d’Italia, nel 1861, fino al 1876. Il lavoro iniziato con questo progetto editoriale proseguirà con altre pubblicazioni "che raccoglieranno informazioni e curiosità sugli altri Ministri ritratti nel Salone presente a Viale Trastevere. I dipinti (una quarantina) arrivano, infatti, fino al 1923 e, dunque, al Ministro Giovanni Gentile".

Per quanto riguarda invece la questione delle biografie delle maestre accostate alle foto a tutta pagina dei ministri, il ministero dell'Istruzione e del Merito fa sapere che in quest'edizione del calendario è stata data attenzione all’equilibrio di genere: "Per dare spazio anche alle figure femminili, ai Ministri sono state affiancate le biografie di donne, maestre, ispettrici dell’epoca, educatrici di cui non possediamo i ritratti, ma le cui opere e azioni educative hanno edificato, spesso silenziosamente, la vita della scuola italiana".

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